Pietro Simonetti, Presidente CSERES (Centri studi e ricerche economiche sociali
“Gli psicologi e assistenti sociali ad ore impegnati nei Comuni, ed altrove, sono pagati con circa 7 euro netti all’ora per gli Assistenti sociali fino a 18 per gli psicologi.
Accade in molti Comuni della Basilicata attraverso convenzioni e rinnovi reiterati con lo strumento della partita Iva. La Regione assicura finanziamenti pari al 50%”delle spesa effettuata dagli Enti Locali.
Parliamo di alcune centinaia di professionisti, su 740 piscologi e oltre 450 assistenti sociali, iscritti ai rispettivi ordini professionali, che operano nei servizi sociali comunali dove si deve frontevgiare di tutto: minori, disabili,migranti, famiglie e tanto altro ancora. Gli utenti
aspettano pazientemente il turno settimanale secondo le presenze degli operatori in convenzione per i servizi sociali.
Secondo i piani territoriali, e le importanti risorse dello Stato e della Ue, si dovrebbero assicurare i servizi essenziali ai cittadini.
Non accade.
Puo’ una struttura pubblica cosi importante fondata sul precariato e sulla inceterzza dare risposte e ascoltare, come si dovrebbe, i dannati della “fabbrica del dolore e della esclusione”?
Al momento la centralita’ del “dibattito” si concentra sul sistema sanitario regionale centrato sui presidi ospedalieri e dintorni che assorbe buona parte degli 1,2 miliardi del bilancio regionale. E”scomparso il dolore e l’ esclusione nel territorio perche’ residuale, ‘ non da posti di primario, non produce appalti per servzi e forniture.
La struttura territoriale, con tutto il suo carico di prevenzione e tutela delle parti deboli della societa’e riservata ai precari, quelli di 8 euro netti all’ora di media.
Mentre si moltiplicano protocolli, convenzioni, anche a ridosso di fatti luttuosi, che rimaranno nei cassetti e negli archivi con le foto ed i servizi di rito, il territorio della precarieta’e del sotto salario di tante professionalita” resta confinato nella invisibilita’. Altro giro:ora si e’inventata l’estrazione a sorte. La ruota della fortuna per assicurarsi qualche ora a scavalco in due, tre, giorni alla settimana nei 14 comuni del Marmo Melandro attigendo ai fondi del Reddito di inclusione,poi annullata per l’intervento di pochi di fronte al silenzio degli Ordini, della rappresentanza sindacale e degli addetti ai controlli.
Che fare al tempo di una Regione che vanta la Capitale della cultura europea, la fabbrica di automobili piu’produttiva in Europa, il piu grande giacimento di petrolio in terra ferma in europa, la sperimentazione del reddito di inserimento e lavoro utile per circa 10.000.lavoratri e lavoratori?
Probabilmente la
. Vice Presidente Flavia Franconi dovrebbe convocare l’anci, Upi, le Organizzazioni Sindacali e gli Ordini Professionali e, in un clima di condivisione, rivedere gli accordi del 2000 per attuare le misure adatte per superare la situazione che tutti conoscono tutti da tempo.
Basta con il sotto salario e la tirannide del ciclo delle presenze una tantum nei comuni o la modalita’ della ‘ruota della fortuna utilizzata per il reclutamento del personale o l’ uso smodato delle partite Iva.
E’una esigenza richiesta dalla realta’ dei bisogni,dalla “fabbrica del dolore e della esclusione” . Per una diversa qualita’della vita e del futuro per superare questo presente ed eliminare sindrome della lamentela e del rancore che distrugge le potenzialita’e le buone esperieze della Basilicata.
La UE garantisce i finanziamenti per rafforzare i gruppi interdisciplinari per l’inclusione sociale.
La UE ha messo erogato risorse importantati che andrebbero utilizzate bene,senza sprechi e per una buona amministrazione e per i cittadini.