Giannino Romaniello, consigliere regionale Articolo Uno-Mdp: “Chi è in scadenza non ipotechi il futuro”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Non passa giorno che non si parli di una vertenza in sanità nella nostra regione: dall’annosa questione della riduzione delle prestazioni ai pazienti disabili assistiti dall’AIAS con effetti negativi sullo stesso personale dipendente, alla vertenza della ex Clinica Luccionie per finire ai diversi rinnovi di contratto di appalto dei servizi.
A tutto ciò va aggiunto il tema della qualità ed appropriatezza delle prestazioni e dei servizi, per non parlare delle liste di attesa.
Una situazione non più sopportabile per i cittadini della nostra regione e sicuramente riconducibile ad incrostazioni del sistema, per responsabilità di una politica incapace di determinare cambiamento ed innovazione affidandosi a dirigenti che da troppi anni gestiscono la sanità in Basilicata ed i cui risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti.
In più occasioni, a partire dall’approvazione della legge 2/2017 abbiamo evidenziato la necessità di assumere il tema della razionalizzazione dell’intero sistema a partire dalla rete ospedaliera ed il necessario rafforzamento della medicina del territorio, quali priorità assolute per il nostro sistema sanitario.
Abbiamo, invece, assistito a tutt’altro, infatti, con la legge 2/2017 si è solo cercato di evitare d’incappare su quanto previsto dal DM 70 in materia di risultati di bilancio e dalla normativa europea sull’orario di lavoro.
A seguire si è poi, in violazione di norme e leggi, nominato i commissari adducendo una motivazione in parte credibile: “lasciare al nuovo Presidente il diritto di nomina”. Una motivazione smentita successivamente al 4 marzo con l’emanazione dei bandi per la nomina dei nuovi direttori generali. Commissari, tranne qualcuno, individuati nelle persone dei vecchi direttori generali che, non è dato sapere, se dal 2015 ad oggi hanno raggiunto gli obiettivi assegnati con le delibere della Giunta Regionale, e non vorremmo trovarci in futuro ad apprendere che agli stessi sia stato anche riconosciuto l’incentivo. sarebbe troppo.
Un quadro quello che abbiamo davanti su cui ho chiesto al Presidente della IV commissione di audire l’Assessore, ma in primo luogo di chiedere all’intera commissione di condividere la necessità che la giunta dia risposte puntuali sulle vertenze in corso, dando seguito agli impegni assunti in incontri con le parti sociali e con le mozioni approvate in consiglio nonché invitare la Giunta ad astenersi dal fare le nomine dei futuri direttori generali, nel rispetto delleregole più elementari di democrazia: chi è in scadenza di mandato non può fare nomine che ipotecano il futuro in quanto le stesse spettano a coloro i quali i cittadini affideranno il compito di governare per i prossimi anni la regione.