Il ministero della Salute ha comunicato il ritiro di 4 lotti dell’acqua minerale naturale Fonte Itala effervescente, chiarissima e frizzante per la presenza oltre i limiti di legge di tricloroetilene (valore riscontrato: 0,2 microgrammi per litro). L’acqua coinvolta è venduta in bottiglie di Pet da 1,5 litri con i numeri di lotto L110918, L120918, L130918 e L150918 con termine minimo di conservazione 09/2019.
Il prodotto è imbottigliato da Fonte Italia Srl nello stabilimento di contrada La Francesca, ad Atella in provincia di Potenza.
Il tricloroetilene, sebbene appaia debolmente genotossico sia in vitro che in vivo, diversi suoi metaboliti sono genotossici e probabilmente cancerogeni per l’uomo, è stato classificato dalla Iarc nel gruppo 2A come “probabile cancerogeno per l’uomo”.
Trielina nelle acque minerali di Fonte Itala, Leggieri (M5s): occorre fare subito chiarezza. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ho presentato un’interrogazione all’Assessore regionale alla Salute, nonché presidente della Regione facente funzione, dopo il rinvenimento di trielina (tricloroetilene) in alcuni lotti di acqua imbottigliata nello stabilimento Fonte Itala di Atella (Pz). La mia iniziativa è finalizzata ad avere in tempi rapidi informazioni sulle cause della contaminazione, che, oltre ad avere effetti negativi sulla reputazione aziendale di Fonti Itala, desta non poche preoccupazioni tra i cittadini e consumatori.
Nello specifico con la mia interrogazione ho chiesto di conoscere le azioni e le procedure poste in essere dalla Regione Basilicata e dai suoi organi di controllo (Arpab, Asp) per tutelare la salute pubblica, considerato che il tricloroetilene è una sostanza ritenuta cancerogena.
Altro aspetto su cui è opportuno fare chiarezza è l’individuazione dell’eventuale sito inquinante che ha provocato la contaminazione delle acque imbottigliate da Fonte Itala. Quanto successo nello stabilimento di Contrada La Francesca rischia di mettere a dura prova un comparto strategico per l’economia dell’area Nord della regione, nello specifico il Vulture.
Il tricloroetilene è ampiamente utilizzato nelle lavanderie a secco e nelle industrie di sgrassaggio dei metalli pesanti ed è un solvente chimico utilizzato per molti composti organici. Le emissioni di trielina possono portare ad alte concentrazioni nelle acque profonde a causa degli scarichi industriali o per via di siti contaminati.
Alcuni studi hanno evidenziato che l’esposizione per via inalatoria e per somministrazione orale al tricloroetilene induce le cavie ad un incremento di carcinomi epatocellulari.