Palazzo d’Errico sede della pinacoteca d’Errico a Palazzo San Gervasio ha ottenuto dal Mibac la dichiarazione di interesse culturale.
Con proposta della soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, dopo le procedure di rito, il 19 u.s. la commissione costituita presso il segretariato regionale Mibac di Basilicata, ha emanato il Decreto di dichiarazione di interesse culturale del bene di proprietà privata di cui all’art. 10, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42, sottoponendo così il bene privato a tutte le disposizioni di tutela dettati dalla normativa.
L’intero palazzo d’Errico, fatto costruire il 1831, e sede storica della pinacoteca e antica abitazione del mecenate palazzese a quindici anni circa dal suo restauro, ha ottenuto il giusto decreto di interesse culturale, diventando per legge un monumento da tutelare. Il decreto si estende anche all’antica Cappella settecentesca dedicata alle Anime del Purgatorio annessa al palazzo d’Errico, ritornata di proprietà dell’ente morale Camillo d’Errico nel 2012 con il C.d.A. guidato da Michele Mastro, conservatore Mario Saluzzi.
La cappella del Purgatorio, costruita sui resti di una cappella della prima metà del ‘700 e crollata a seguito di un terremoto fu fatta ricostruire da don Agostino d’Errico a seguito di un voto per la moglie in fin di vita, divenne la cappella di famiglia dei d’Errico e successivamente anche una chiesetta aperta ai fedeli, che l’ente morale auspica di restaurarla e valorizzarla maggiormente, per la sua gradevolezza ma soprattutto per il suo valore storico legato agli eventi dell’importante famiglia di patrioti e personaggi colti che tanto si prodigarono per le condizioni socio-economiche delle genti lucane.
Il secondo passaggio per l’ente morale e del comune di Palazzo San Gervasio, è la candidatura del sito e della collezione di Camillo d’Errico a patrimonio mondiale dell’UNESCO, per conservare questo favoloso incubatore culturale e consegnarlo integro alle future generazioni.
Set 28