“Quello avuto oggi con il commissario europeo per la Politica regionale è stato un incontro proficuo, nel corso del quale ho espresso la necessità per l’Italia di rivedere i coefficienti di distribuzione delle risorse per la coesione e di implementare le misure di semplificazione a livello europeo, così come faremo anche noi sul fronte italiano. Inoltre, come già avevo fatto in altre occasioni, ho confermato al commissario la nostra contrarietà rispetto all’adozione delle condizionalità macroeconomiche nelle politiche di coesione, dal momento che queste potrebbero penalizzare proprio i territori più bisognosi di investimenti. Il nostro governo è molto attento su questo tema e la posizione è compatta”.
Così il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che oggi a Bari ha incontrato il commissario europeo per la Politica regionale, Corina Cretu.
“Altro argomento sul quale ci siamo soffermate, è quello della visibilità rispetto alla spesa dei fondi europei. Con la commissaria Cretu condivido lo stesso punto di vista: i cittadini italiani sono ancora troppo poco consapevoli sia dell’importanza sia delle modalità di utilizzo di queste risorse che, lo voglio ricordare, provengono anche dalle tasche dei cittadini italiani, dal momento il nostro Paese è un contributore netto dell’Unione. Serve dunque promuovere una maggiore informazione e consapevolezza rispetto alla qualità e quantità della spesa perché, tra l’altro, ciò consentirà anche di valutare meglio i propri amministratori alla luce del fatto del modo in cui spendono le risorse destinate ai loro territori.
Infine, ho convenuto che in Italia, fino ad ora, le politiche di coesione non hanno centrato gli obiettivi, così come successo nel resto dell’Europa, e che siamo ancora ultimi nella spesa, malgrado l’accelerazione avvenuta negli ultimi mesi. Si tratta di un fatto gravissimo e serve una presa di responsabilità da parte di tutti, a partire dai presidenti delle Regioni. Queste sono risorse fondamentali per il Sud: non possiamo permetterci scuse o negligenze rispetto alla spesa di fondi aggiuntivi, che devono essere utilizzati in modo più celere ed efficace”.