Sono poco meno di 3mila (2.097) i titolari over 70 di impresa in attività in provincia di Potenza con un peso del 12,5% sul totale complessivo, di cui 1.025 sono donne (il 34,3% degli over 70 totale). I dati del Centro Studi Confcommercio Potenza, rielaborati su base provinciale da un’indagine della Camera di Commercio di Milano, sono stati diffusi alla vigilia della Festa dei nonni (2 ottobre) a riprova che gli anziani continuano a trainare l’economia. Tra i settori di attività, al primo posto ci sono gli agricoltori (2.251) e subito dopo i commercianti (350), i piccoli imprenditori edili (114) e i ristoratori (66).
Per Confcommercio i nonni imprenditori sono un esempio e uno stimolo per i tanti giovani che, continuano a credere nella piccola e media impresa come risorsa e fonte di reddito e nel comparto commercio-servizi rappresentano la migliore tradizione del negoziodi servizio per piccole e grandi comunità. Anche per questo l’Associazione 50&Più-Confcommercio promuove la manifestazione “Maestri del Commercio” per consegnare un riconoscimento a quanti hanno superato la prestigiosa boa del mezzo secolo di attività (l’Aquila di Diamante), la massima onorificenza di Maestro del Commercio che costituisce un premio per una vita trascorsa al servizio degli altri ed è assegnata a tutti coloro che, iscritti a 50&Più Enasco, hanno più di 50 anni di attività. Per coloro che possono vantare un’anzianità lavorativa di 40 anni (sei), invece, consiste in un diploma e nel distintivo Aquila d’Oro; per gli operatori con 25 anni di attività (una ventina), il premio consiste in un diploma e nel distintivo Aquila d’Argento.
“Al di là del riconoscimento – spiega Rocco Luigi Marsico, responsabile provinciale50&Più, un grande Sistema Associativo e di Servizi (nato e cresciuto all’interno di Confcommercio – Imprese per l’Italia) per rispondere alle richieste di consulenza, assistenza e benessere sociale delle persone, attraverso l’opera di 7.240 professionisti e 886 punti operativi dislocati in Italia e all’estero –si vuole esaltare sacrificio, impegno, lavoro e dedizione e ancora forte identità, legame con il territorio, difesa dei valori della piccola impresa. Tanto più che, al giorno d’oggi, non è semplice fare commercio o attività imprenditoriale. Dietro queste aziende ci sono tutte storie di lavoro e impresa. Di fantasia e coraggio. Di sacrificio e passione. Di coesione familiare e passaggi generazionali”.
“La longevità dell’impresa – sottolinea Fausto De Mare, presidente Confcommercio – è un bene raro. Una risorsa e un valore concreto per l’impresa e la società in cui l’impresa opera. La storia, lunga, di un’impresa, la sua capacità di mantenere nel tempo il successo tra crisi e battute di arresto, la sua stabilità e continuità e dunque la sua longevità le forniscono un sicuro vantaggio competitivo. Per noi la trasmissione di esperienze e saperi alle giovani generazioni è un’opportunità per guardare indietro e immaginare il futuro, per riflettere sulla storia della piccola e media impresa dei nostri territori e per ripensare alla “mission” che attende i gruppi dirigenti locali, “orgogliosi” dell’appartenenza alla storica confederazione dei titolari di attività di commercio, servizi, turismo. Favorire la staffetta generazionale nonni-nipoti commercianti – conclude De Mare – è pertanto un obiettivo da perseguire”.