INU Basilicata: “Perché non è opportuno scommettere sul passato: l’inadeguatezza del Piano Operativo di Potenza rispetto alle attuali esigenze del contesto urbano”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il Comune di Potenza con la Delibera di Consiglio Comunale n. 44 del 06/08/2018 (esecutiva in data 24/08/2018) ha adottato un Piano Operativo con il quale intende “riattivare” tutte le previsioni del vigente Regolamento Urbanistico decadute agli effetti conformativi della proprietà ai sensi dell’art. 16 comma 4 della L.R. 23/99.
Il contesto in cui questo rilevante atto di pianificazione si inserisce è caratterizzato da numerose criticità economiche, sociali e amministrative che la città di Potenza ha governato con l’incubo del dissesto finanziario e la conseguente esiguità di risorse per investire sul futuro della città. In termini urbanistici questi ultimi anni hanno visto la città trasformata da numerosi interventi residenziali che, allo stato attuale, risultano solo parzialmente occupati e hanno moltiplicato i livelli di offerta a fronte di una domanda evidentemente non più commisurata (in quanto molto minore) rispetto alle previsioni di piano.
Date queste condizioni, l’azione urbanistica del Comune di Potenza, invece che prendere atto della scarsa compatibilità tra un RU (ormai scaduto) e una città che manifesta una domanda di infrastrutture e servizi profondamente differente rispetto al recente passato, procede ad una operazione di riconferma delle previsioni urbanistiche e dei diritti edificatori su un’ampia porzione di territorio.
Più nello specifico, alcune di tali previsioni di trasformazione urbana(poche) erano già provviste di strumenti attuativi decaduti per problemi attinenti alla lunghezza delle procedure ed alla lentezza della burocrazia ed hanno ancor oggi effettive potenzialità attuative. Ma la maggior parte di tali previsioni hanno – di fatto – scarse possibilità di attuazione nell’attuale contesto socio-economico.
I più diffidenti affermerebbero che un approccio di questo tipo alla gestione dell’urbanistica nel Comune di Potenza rappresenti esclusivamente una risposta “a tutti i costi” a richieste chiaramente pretestuose che possono avere come unico effetto quello di ammalorare il già asfittico mercato edilizio potentino. Più in generale ci si trova a constatare che l’Amministrazione preferisca differire un più organico approccio alla pianificazione del futuro della città di Potenza – che necessariamente dovrà passare attraverso lacci e lacciuoli di “diritti acquisiti” e interessi locali – per delineare una prospettiva di lungo periodo a cui incardinare gli forzi di risanamento finanziario che rappresentano il risultato principale dell’Amministrazione De Luca.
Sul piano procedurale – purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista – si manifesta una evidente illegittimità dell’atto di adozione del PO che non ha conseguito il parere positivo circa la Valutazione Ambientale Strategica.
La illegittimità è chiaramente stabilita dagli effetti di cui all’art. 11 comma 5 del Dlgl 152/2006 che recita in modo inequivocabile: 5. La VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.
Infatti, sono i Piani di carattere generale che devono essere assoggettati al processo di Valutazione Ambientale Strategica. Appare una procedura quantomeno singolare approvare il Piano Operativo senza VAS richiamando per i successi Piani Attuativi il vincolo della VAS.
L’INU Basilicata anticipa con questo comunicato, una specifica osservazione al PO entro il 28 Ottobre 2018 (in relazione alle procedure di partecipazione previste ai sensi della LUR) atta ad evidenziare i presupposti di illegittimità dell’adozione e che nel merito criticherà l’orientamento del PO a confermare previsioni urbanistiche di fatto non più attuali.