Arturo Raffaele Covella (consigliere comunale della lista Venosa Pensa): Tribunale di Melfi non verrà riaperto, ennesimo schiaffo per area Vulture-Melfese. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Nel corso del XXXIV Congresso Nazionale Forense tenutosi nei giorni scorsi a Catania è intervento il Ministro della Giustizia – Alfonso Bonafede – il quale ha affermato categoricamente che “oggi non vi è la possibilità e la opportunità per aprire i Tribunali che sono stati chiusi negli anni scorsi”. Si tratta di una dichiarazione che smentisce quanto stabilito dal contratto di Governo scritto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, ma soprattutto una affermazione che decreta la fine delle speranze per il Tribunale di Melfi.
Una brutta storia quella del Tribunale della città federiciana, il terzo tribunale più importante della Regione Basilicata per grandezza e mole di lavoro. Un Tribunale chiuso per ragioni politiche dopo il diretto intervento dei fratelli Pittella che hanno voluto favorire in ogni modo il territorio del lagonegrese a discapito proprio del Vulture.
In materia di giustizia, la proposta di rivedere il provvedimento di chiusura dei c.d. Tribunali minori da parte della attuale maggioranza era stata accolta con grande entusiasmo dagli operatori della giustizia del territorio del Vulture oggi costretti a sopportare una situazione di grande disagio a seguito del trasferimento di tutte le competenze presso il Tribunale di Potenza. Una situazione che ha creato numerosi disagi per gli utenti, la perdita di un presidio di giustizia su un territorio importante sia per la posizione geografica (punto di incrocio dei traffici illeciti tra Puglia e Campania) sia per ragioni economiche (la vicina presenza della zona industriale di San Nicola di Melfi e la presenza di una azienda importantissima come la FCA Spa – ex Fiat – ), la scomparsa di un servizio utilissimo per i cittadini nella zona del Vulture.
Lo scippo subito dal territorio del Vulture e dai cittadini di questa zona meritava di essere cancellato e in molti abbiamo creduto che così sarebbe stato grazie a quel contratto di Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega che avrebbe dovuto cancellare la cattiva politica degli anni passati.
Inoltre la presenza di una nutrita pattuglia di parlamentari lucani ha fatto ben sperare sin dall’inizio rispetto a un cambio totale di prospettiva rispetto a tante questioni che stanno a cuore a cittadini lucani e non solo rispetto alla problematica dell’ex Tribunale di Melfi. D’altro canto, diversi portavoce in cerca di visibilità, nei mesi scorsi hanno fatto roboanti dichiarazioni in difesa del Vulture e a favore di una riapertura del Tribunale della città federiciana.
Peccato che il 5 ottobre scorso è arrivata questa doccia fredda direttamente dalla voce viva del Ministro della Giustizia che con una dichiarazione inequivocabile ha dichiarato che non vi sono le condizioni per riaprire i Tribunali chiusi dalla precedente riforma della geografia giudiziaria, ma cosa ancor più sconcertante, lo stesso Ministro, ha affermato che non vi sono neppure le condizioni di opportunità per procedere in tale direzione.
SI tratta dell’ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini del Vulture che dopo essere stati privati ingiustamente di un presidio di legalità che inoltre portava economia nel nostro territorio, sicurezza, certezza di giustizia e tempi più rapidi per la definizione delle controversie, oltre a meno spese per lo Stato italiano, dopo aver creduto alle promesse elettorali e post elettorali di una classe politica che sta mostrando di essere nei fatti del tutto simile a quella precedente, oggi viene snobbata completamente.
Non ci resta che sperare che la nutrita pattuglia di parlamentari di maggioranza faccia sentire la propria voce smentendo la posizione del Ministro Bonafede che si pone in netta contrapposizione con un contratto di Governo sottoscritto. Una violazione di quel contratto sarebbe molto grave e i Parlamentari di Lega e Movimento hanno tutto il diritto di alzare la voce per chiedere il rispetto dei patti.
I cittadini del Vulture sono stanchi di essere presi in giro e di essere trattati come bambini, rivendichiamo il diritto di essere rispettati come cittadini e come territorio.
La riapertura del Tribunale di Melfi rappresenta appunto un segno evidente di rispetto nei confronti di questo territorio, quel rispetto che il Partito Democratico non ha mai dato in tutti questi anni di mal governo regionale e nazionale.
Il cambiamento passa anche da questa questione che non è affatto secondaria o di poco conto per tutti noi.