Sabato 13 ottobre 2018 presso l’agriturismo Le Matinelle di Matera è in programma l’assemblea regionale dell’AIAB, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica.
Ne ha fatta di strada l’agricoltura biologica da quando negli anni novanta fu riconosciuta per la prima volta come metodo di produzione dalla Comunità economica europea. L’AIAB, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, che quella strada l’ha percorsa dall’inizio assieme a produttori, consumatori, tecnici, un’idea ce l’ha su dove stia andando oggi l’agricoltura biologica e soprattutto su come riorientarla verso quei valori utili all’ambiente ed alla società per cui è nata.
Il boom del biologico italiano
I numeri del biologico italiano a fine 2017 continuano a segnare la crescita:
● la superficie coltivata in bio ha raggiunto i 2 milioni di ettari (+ 70% rispetto al 2010), pari al 15% della superficie agricola utilizzata nazionale (nella UE la SAU bio è di circa 12 milioni di ettari e rappresenta circa il 6% della sau)
● gli operatori bio sono più di 75.000 (+59% rispetto al 2010), pari al 4,5% del totale delle aziende agricole,
● il fatturato del settore supera i cinque miliardi di euro In Basilicata nello stesso periodo erano presenti oltre centomila ettari bio (il 20% della sau regionale) e circa 2000 produttori bio (il 4,6% delle aziende agricole lucane).
I valori del buon biologico
Di fronte alla crescita ed all’affermazione del “valore” del mercato del biologico, noi di Aiab pensiamo sia necessario riaffermare tutti gli “altri valori” del buon biologico, in mancanza dei quali l’agricoltura biologica si ridurrebbe a moda passeggera per i consumatori, ad un business riservato a grande distribuzione organizzata e agricoltura industriale, a belle parole non seguite da fatti nei programmi della politica agricola europea, nazionale, regionale.
L’agricoltura biologica ha un valore ambientale se contribuisce a contrastare il cambiamento climatico, alla conservazione della fertilità dei suoli, delle fonti di acqua potabile, della biodiversità.
L’agricoltura biologica ha un valore sociale se sostiene l’agricoltura contadina, la base produttiva del cibo nel mondo e della sovranità alimentare delle comunità locali, se assicura condizioni di lavoro dignitoso ad un giusto salario, se offre servizi per il tempo libero, culturali, educativi, di reinserimento sociale basati su relazioni con la Terra a misura di esseri viventi.
L’agricoltura biologica ha un valore per la sicurezza alimentare se rende accessibile a tutti/e cibo salutare e buono e propone un modello alternativo di distribuzione e consumo del cibo. L’AIAB promuove il buon biologico italiano
Diversi sono i progetti e le attività in corso che vanno in quella direzione. Costruiamo biodiversità: promuoviamo in ogni regione la costituzione e l’uso di miscugli di varietà e popolazioni di specie vegetali che possano adattarsi ad una coltivazione a basso utilizzo di input ed al cambiamento climatico, che siano espressione del territorio, che riconsegnino ai contadini la capacità e la possibilità di produrre e migliorare i semi, affrancandoli dal monopolio delle multinazionali.
Sosteniamo assieme ad altre associazioni la difesa dell’ambiente come nel caso della campagna stop glifosato contro la decisione dell’UE di autorizzare l’uso del diserbante. In Basilicata siamo dalla parte dei contadini che hanno subito l’inquinamento delle fonti d’acqua e dei terreni agricoli da parte dell’industria petrolifera per chiedere bonifiche e riconversione dell’economia locale.
Promuoviamo i biodistretti ovvero la conversione di territori rurali basata sullo sviluppo locale ed integrato dell’agricoltura biologica, mettendo a sistema azioni quali la introduzione di cibo biologico nella ristorazione collettiva, la promozione di filiere corte dalla produzione al consumo del cibo, il compostaggio di comunità, la Basilicata creazione di sistemi sementieri locali, le fattorie sociali … In Basilicata e’ in corso la costituzione di un comitato promotore in provincia di Potenza e stiamo partecipando con l’Aiab Puglia all’avvio di un biodistretto nell’area murgiana tra Basilicata e Puglia.
Vogliamo rappresentare i valori del buon biologico italiano in sede di decisione e attuazione delle politiche
agricole e del quadro normativo applicabile al bio.
Oggi è importante a livello nazionale chiedere al governo di riattivare il piano strategico sul biologico, riaprire un confronto sul sistema di controllo ed il sistema dei pagamenti per migliorarne l’efficacia e ridurne la burocrazia ed avviare, infine, la discussione sul ruolo da riconoscere al biologico nella riforma della Politica Agricola Comunitaria. A livello regionale crediamo sia tempo di fare una valutazione sulla attuazione delle misure previste dai Piani di Sviluppo Rurale a sostegno del biologico e chiediamo di destinare al biologico i
pagamenti agro climatico ambientali oggi impegnati su azioni che consentono un largo uso di pesticidi quali il
glifosato.
Per riuscire nell’intento l’Aiab ha oggi bisogno di ridefinire e consolidare la propria organizzazione, di
allargare la base associativa, del sostegno e della partecipazione attiva di tutti i soci. Per questo i produttori, i consumatori, i tecnici che condividono i valori del biologico sono invitati a partecipare all’assemblea regionale dell’AIAB.
Nel corso della giornata sarà possibile sottoscrivere la tessera dell’associazione (versando la quota annuale di 30 euro). Ai tesserati sarà offerta una piccola quantità del miscuglio di grano duro Biodurum bastevole ad avviarne la riproduzione o a provarne la trasformazione. Nel corso della giornata svilupperemo in gruppi di lavoro alcuni dei temi del programma di attività: Biodistetti, Sistemi sementieri locali, Difesa dall’inquinamento ambientale e programmeremo insieme le attività dell’associazione per il 2019.
Seguiteci su https://www.facebook.com/aiab.basilicata/ oppure scriveteci su aiab.basilicata@gmail.com.
Ott 09