Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp e Pace del Gm e 5 astensioni di M5s, Lb-Fdi, Castelluccio e Napoli)una proposta di legge su “Decarbonizzazione e politiche regionali sui cambiamenti climatici (Basilicata Carbon Free)”, presentata dai consiglieri Roberto Cifarelli e Vincenzo Robortella (Pd) e sottoscritta anche da Piero Lacorazza (Pd).Scopo della proposta di legge “è quello di ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, proteggere la salute, il benessere e i beni della popolazione e preservare il patrimonio naturale della regione, nonché mantenere e incrementare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici e contribuire agli obiettivi nazionali, europei e internazionali di mitigazione”.
Promuovere politiche settoriali di sviluppo dell’economia circolare, rafforzare le strategie di promozione dell’efficienza energetica, favorire la promozione e l’incentivazione della mobilità sostenibile, delle politiche di risparmio della risorsa idrica e di riduzione delle emissioni provenienti dai settori delle risorse naturali e dei rifiuti, stimolare la crescita dei settori produttivi a bassa intensità energetica: queste le principali azioni previste. Si prevede inoltre che la Regione debba redigere un “Piano di valutazione della vulnerabilità climatica ed energetica”, sulla base di indici e apposite metodologie, e che venga istituito un “Osservatorio sui cambiamenti climatici”, composto da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, del mondo universitario, della ricerca e dell’associazionismo, che esprimerà pareri vincolanti sui Piani esaminati dal Consiglio regionale, per la parte relativa agli aspetti di compatibilità climatica.
Approvati dall’Aula anche alcuni emendamenti, proposti da Perrino (M5s), Lacorazza e Cifarelli (Pd). Con l’emendamento proposto da Perrino si stabilisce tra l’altro che “la regione Basilicata persegue la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e dei gas climaterizzanti, prevedendo misure volte a promuovere l’innovazione tecnologica, l’utilizzo dei meccanismi del protocollo di Kyoto, l’efficienza e la sostenibilità energetica nei settori privato e pubblico”.
Con gli emendamenti proposti da Lacorazza e Cifarelli si stabilisce tra l’altro che “la Regione Basilicataassume come obiettivi fondamentali e caratterizzanti delle proprie politiche settoriali, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra o climalteranti (mitigazione) e quello della riduzione della vulnerabilità territoriale e dei rischi legati ai cambiamenti climatici (adattamento)”, che “il Piano strategico regionale di cui all’art.45 dello Statuto regionale indica gli obiettivi da raggiungere in attuazione della presente legge”, che occorre “coinvolgere attivamente gli enti locali nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale attraverso la valorizzazione del ‘Patto dei Sindaci’ e dei Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes)”, e che l’Osservatorio sui cambiamenti climatici “è composto da sette esperti, di cui uno in rappresentanza dell’Università di Basilicata, uno del Cnr, uno del Consiglio delle autonomie locali, uno della Società energetica lucana, uno dell’Enea, uno in rappresentanza delle Associazioni Ambientaliste e da un direttore generale della Regione Basilicata”.
Con un emendamento proposto da Cifarelli ed illustrato in Aula dall’assessore Braia, si stabilisce che la Regione “promuove politiche che stimolano la ricerca , l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologie legate all’agricoltura di precisione, in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica, l’uso dei fitofarmaci oltre al un migliore e più efficiente uso delle risorse naturali, a partire da quella idrica”.
Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Lacorazza (Pd), Perrino (M5s), Mollica (Udc), Pace (Gm), Napoli e l’assessore alle Politiche di sviluppo Cifarelli.
Su proposta di Lacorazza approvato all’unanimità anche un ordine del giorno collegato alla legge, che impegna il presidente della Giunta “ad individuare nella prossima variazione di bilancio le risorse necessarie per l’elaborazione, da parte della Società energetica lucana, dei 39 Piani di azione per l’energia sostenibile (Paes) mancanti”, dopo che con i fondi del Po Fesr, sono stati già elaborati i Paes di 61 Comuni della provincia di Potenza e 31 della provincia di Matera.