Don Basilio Gavazzeni, Presidente Fondazione Lucana Antiusura, Marina Festa, Presidente Adiconsum Matera e Angelo Festa, Presidente Associazione “Famiglia e Sussidiarietà” in una nota congiunta esprimono solidarietà dopo aver appreso la notizia di un proiettile recapitato per posta al giornalista Filippo Mele. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Altro pranzo che viene avvelenato al dessert da una cattiva notizia: al medico Filippo Mele, corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno da una vita, fra le terre opime e tormentate del Metapontino, è stato recapitato in busta un proiettile di minaccia.
Filippo, fregatene! Continua l’apostolato antiracket e antiusura che ti ha fatto primo fratello di uomini come noi della Fondazione Lucana Antiusura, dell’Adiconsum e dell’Associazione antiracket e antiusura “Famiglia e Sussidiarietà”. “Non sono giganti, sono mulini a vento” diceva Sancio Panza a Don Chisciotte.
Tu, Filippo, evita ogni inutile titanismo. Non farti consolare dalle processioni dei ragazzi armati di bandierine e di slogan ritriti. Resta probo, libero, tempestivo, cane senza collare.
Nonostante tutto, credi nel firmamento sereno, nella meglio gente nostra e nella tua terra generosamente fruttifera. Avanti.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi
“A nome del governo regionale della Basilicata, esprimo profonda vicinanza al giornalista Filippo Mele, vittima di un atto intimidatorio indegno ad opera di persone che hanno scelto di mettere a tacere le proprie coscienze e di rappresentare la parte insana, per fortuna minoritaria, della società lucana”.
È quanto dichiara la vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, commentando l’episodio intimidatorio nei confronti del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, che questa mattina ha ritrovato nei pressi della sua abitazione una busta contente un proiettile.
“Vicinanza che si estende alla sua famiglia, alle persone che in questo momento stanno cercando di farlo sentire meno solo, ai colleghi della redazione e a tutti i giornalisti impegnati quotidianamente, per missione prima ancora che per dovere professionale, nel racconto di episodi delinquenziali come quelli registrati negli ultimi anni nel Metapontino.
Fatti come questi riguardano tutti, non solo chi li subisce. I giornali sono pilastri della democrazia – prosegue Franconi – e quando un giornalista è limitato nel proprio lavoro, è la comunità ad essere meno libera. Sono certa che le forze dell’ordine, le istituzioni, gli organismi rappresentativi della categoria dei giornalisti e tutti i cittadini lucani sapranno fargli sentire la loro vicinanza”.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà dell’Amministrazione Comunale di Scanzano Jonico.
“Esprimiamo la nostra piena solidarietà, sia a nome dell’ Amministrazione Comunale che dell’intera comunità, al giornalista della gazzetta del mezzogiorno dott. Filippo Mele, che abbiamo appena appreso, da notizie di stampa, essere stato vittima di uno squallido ed inquietante atto intimidatorio. Confidiamo nelle Forze dell’Ordine affinché riescano immediatamente ad assicurare alla giustizia gli ignoti autori di tale atto.
Atto intimidatorio al giornalista Filippo Mele, nota Salvatore Cosma (Sindaco di Tursi e Alleanza per il Territorio)
Atti ignobili verso una persona perbene che svolge in maniera impeccabile il proprio lavoro. Continueremo a diffondere legalita’, pace e dialogo. Apprendere dell’ignobile atto intimidatorio rivolto al giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Filippo Mele, destinatario di una busta contenente un proiettile, scuote le coscienze di tutti noi e mostra, ancora ve ne fosse bisogno, la infamia di certa gente che inficia i nostri territori.
Filippo Mele, stimato medico e giornalista, ha sempre svolto il proprio lavoro con scrupolo e dedizione e proprio questo forse ha toccato il nervo scoperto di chi vuole opprimere la nostra terra sotto la cappa del silenzio e dell’omertà per i propri illeciti interessi.
Da Sindaco della vicina città di Tursi, a nome di tutta la comunità, dall’amministrazione comunale e del movimento politico di cui faccio parte, Alleanza per il Territorio, che coinvolge liberi cittadini ed uomini delle istituzioni di tutta la provincia di Matera, esprimo la mia totale vicinanza all’amico Mele e la ferma condanna verso questi atti che non sono una prova di forza ma, al contrario, una vigliaccata che va isolata e debellata immediatamente con la fermezza di tutta la brava gente che vive e lavora nel nostro metapontino e nella nostra Basilicata.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà di ScanZiamo le scorie
L’Associazione ScanZiamo le Scorie esprime solidarietà e vicinanza al giornalista Filippo Mele per le gravi minacce ricevute. Chiediamo alle forze dell’ordine e agli inquirenti di individuare al più presto i responsabili per garantire nel territorio del metapontino sicurezza e giustizia . Davanti a questi fatti non dobbiamo stare zitti perchè “La mafia uccide, il silenzio pure…”.ù
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà di Maria Giovanna Merlo e Sabino Rocco Giacco, Consiglieri Comunali di Scanzano Libera
Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al giornalista Filippo Mele per le gravi intimidazioni ricevute.
Oltre ad essere minacciata l’incolumità di una persona è stata lesa la libertà di stampa.
Riconosciamo chi, come Filippo, ogni giorno, con coraggio e onestà racconta il nostro Paese.
La libertà di stampa va difesa da tutti i cittadini che hanno il diritto di ricevere un’informazione libera e democratica.
Innalziamo insieme un muro invalicabile di solidarietà civile e politica.
Filippo noi siamo con te.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, piena e incondizionata solidarietà di Policoro Futura
Noi siamo dalla parte della libertà di opinione e di stampa, siamo per il confronto democratico delle idee e per la libera manifestazione del pensiero, contro ogni forma di minaccia ed a maggior ragione contro gli attacchi vili e subdoli che non hanno un volto o una firma. Siamo dalla parte di Filippo Mele e di tutti quelli che credono che la crescita di una comunità non possa tollerare silenzio e indifferenza rispetto a qualsiasi forma di violenza.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà dei responsabili del Partito Lega Salvini Premier in Basilicata: Segretario Regionale Antonio Cappiello, Segretario Provinciale Domenico Bianco e Responsabile Locale Gaetano Giannace.
“Restiamo al fianco del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Filippo Mele di Scanzano jonico edei suoi familiari e chiediamo un duro e deciso intervento dello Stato a loro tutela per l’ignobile atto intimidatorio subito.
Ancora una volta riscontriamo gravi criticità nel nostro territorio e la concreta difficoltà ad operare nell’interesse del bene pubblico da parte delle persone per bene.
Censuriamo ogni e qualsivogliatipo di azioneintimidatoria ma, soprattutto, confidiamo di riportare l’intero Metapontino nella piena legalità, cogliendo il grande esempio delle Forze dell’Ordine e della Magistratura impegnati con tenacia nella lotta alla criminalità”.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà di Ugl Matera
L’Ugl Matera esprime vicinanza e solidarietà all’amico, al professionista medico, al giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Filippo Mele, al quale è stata recapitata una busta contenente proiettili, un vile atto intimidatorio ricevuto e lancia un appello alle istituzioni e alla società civile perché si faccia fronte comune contro la prepotenza mafiosa.
“Certo che gli inquirenti faranno presto luce sull’accaduto, tutta la solidarietà – lo dichiara Pino Giordano Segretario Provinciale Ugl Matera – mia e di tutti i dirigenti sindacali a Filippo Mele, ai suoi familiari a tutto il mondo dei giornalisti, invitandolo a proseguire, con serenità e coraggio il proprio percorso con libertà di determinazione e scelta, come ha fatto fino ad oggi. Non si deve -prosegue il sindacalista – mai dare la sensazione di abbassare la guardia davanti a chi pensa di poter prevaricare usando l’arma della paura. Mele racconta la verità sulla ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, raccontare le verità fa paura. Infastidisce il potente di turno, mette in ansia il colletto bianco, fa arrabbiare il mafioso. Caro Filippo, ci potrebbe essere una ‘strana’ e ‘interessata’ convergenza di generi, trasversale che prova ad agire con efficacia per bloccare il lavoro tuo e dei tanti cronisti. Colpire i giornalisti sembra diventato dopo il calcio lo sport più praticato in Italia ma non solo, purtroppo. Gli strumenti adoperati sono diversi ma l’effetto desiderato è sempre lo stesso: far chiudere il taccuino. Non ha i tempi della burocrazia, non agisce con la carta bollata, non convoca i testi per interrogarli, non deve rispettare rigide procedure: questo è Filippo Mele, giornalista-giornalista che s’insinua, si mimetizza, ascolta e registra. E’ diretto. Se c’è odore di notizie diventa un segugio per mettere le mani su informazioni di prima mano: è questo il giornalismo che mette paura. Questo che fa quotidianamente il dott. Mele, si chiama giornalismo d’inchiesta, tutt’altra forgia dalla mera gestione delle notizie per accontentare tizio, caio e sempronio. L’Ugl si dichiara disponibile a fare fronte comune con le istituzioni, con la società civile – conclude Giordano – per respingere ogni forma di violenza e prepotenza mafiosa e la reazione di tutta la parte onesta della società non può che essere compatta e unitaria ”.
Busta con proiettile al giornalista Filippo Mele, solidarietà del presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, al giornalista e appello a difesa della libertà di stampa
“Esprimo solidarietà e vicinanza al giornalista de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, Filippo Mele, destinatario di una missiva minatoria dopo che per giorni si è occupato di cronache relative alle attività criminali registrate nell’area del Metapontino, una terra di frontiera con insidie criminali perseguite da magistratura e organi di polizia. Si tratta di un atto grave e inaccettabile per un Paese civile”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza e Presidente dell’Upi Basilicata, Nicola Valluzzi.
“Il gesto vile che ha colpito il cronista Mele pone dinanzi a tutti, società e istituzioni, la necessità di garantire piena agibilità e tutela dell’esercizio della libertà di stampa. Un diritto fondamentale che appartiene alla comunità intera, ai suoi cittadini, alle sue istituzioni – ha aggiunto Valluzzi. – La libertà di stampa costituisce infatti una condizione necessaria e imprescindibile per la democrazia. Un suo metro di misura. E, perché possa essere pienamente esercitata, occorre riconoscerle la più totale autonomia e indipendenza. Una trincea sulla quale hanno il dovere di schierarsi tutte le istituzioni democratiche, in Basilicata e nel Paese, facendo propri i valori sanciti dalla nostra Costituzione e la strenua difesa espressa, anche nei giorni scorsi, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a garanzia del ruolo fondamentale svolto da giornali e giornalisti”.