Lunedì 8 ottobre nell’Auditorium dell’ospedale Madonna delle Grazie si è tenuta l’ Assemblea dei lavoratori indetta da Fials e Ugl, con la presenza del commissario Fials Matera Giuseppe Costanzo e del Segretario Ugl Sanità Matera, Gianni Sciannarella, ma aperta a tutti i lavoratori. L’Assemblea segue lo stato di agitazione del personale del Comparto dell’Asm Matera proclamato il 2 Ottobre scorso dalle due sigle. Così il sindacato realizza la trasparenza: si confronta con i lavoratori e condivide in assemblea generale ciò che si decide in sede di delegazione trattante.
Nonostante alcuni tentativi di boicottaggio, è stata significativa la presenza dei lavoratori, interessati ai problemi importanti messi all’ordine del giorno perché segnano la quotidianità delle varie realtà lavorative aziendali. A partire dalla mancata conclusione delle procedure delle Progressioni Orizzontali per l’anno 2018. Non sono infatti stati definiti né gli ammessi né gli aventi diritto, anche se l’ex D.G. aveva assicurato che c’erano risorse disponibili e sarebbero state impiegate allo scopo.
Malumore è stato espresso per il metodo di valutazione adottato. Il lavoratore viene, nella maggior parte dei casi, valutato dalle Posizioni Organizzative che, non essendo presenti in reparto, si esprimono senza conoscere il soggetto. Peggio ancora quando il compito è affidato al capo dipartimento. Per i lavoratori questo ruolo dovrebbe tornare in capo ai Coordinatori che conoscono la realtà lavorativa giorno per giorno e quindi sono i più adatti ad esprimersi.
I lavoratori chiedono all’Azienda trasparenza negli atti, nell’utilizzo dei fondi contrattuali, maggiore partecipazione alle decisioni, attraverso il confronto e la condivisione, soprattutto in vista della nuova contrattazione integrativa, il cui primo incontro azienda – rsu si terrà il prossimo 22 ottobre. In questa sede verranno riportate le voci dei lavoratori partecipanti all’assemblea.
La discussione è continuata sul tema della carenza del personale infermieristico e di supporto. Le gravi violazioni contrattuali più volte segnalate causano nei vari reparti confusione e conflitti tra gli operatori, che rischiano in prima persona aggressioni, come nei reparti di psichiatria e geriatria. Il dibattito si è infiammato sulle pronte disponibilità utilizzate per coprire carenze in organico. Queste ultime vanno assicurate con prestazioni aggiuntive attinte dallo specifico fondo regionale e non, come succede in diversi reparti, giocando su un debito orario creato artificiosamente.
Ai lavoratori stanno a cuore le questioni della complessità assistenziale che cosa diversa dall’esigenza/necessità clinica. Per alcuni intervenuti è un bene che quest’Azienda inizi a tenerne in conto per rispondere ad alcune domande importanti: chi decide tale complessità? chi calcola il rischio? e il livello delle cure e dell’assistenza? Il dato negativo emerso dall’assemblea è l’assenza di un Servizio Infermieristico. In questo contesto, la figura del Coordinamento va rivista alla luce di importanti novità introdotte dal contratto, su cui le delegazioni trattanti inizieranno presto a confrontarsi.
La discussione è proseguita sull’utilizzo dei fondi per progetti obiettivi strategici, circa €70.000,00 annui stanziati per le performance dell’azienda, mentre di certo l’obiettivo non è stato centrato.
Fials e Ugl, alla luce di quello che emerso nell’assemblea, si riservano di elaborare una piattaforma rivendicativa condivisa con i lavoratori, al servizio ovviamente dell’utenza. Le due sigle sindacali esprimono massima soddisfazione per l’attiva e fattiva partecipazione dei lavoratori e il desiderio di migliorare le condizioni lavorative per mettere in campo le professionalità esistenti e meglio servire i tanti cittadini utenti dell’ospedale e dei servizi territoriali. L’appuntamento per la prossima assemblea è fissato per il 23 ottobre e continua lo stato di agitazione, il giorno dopo del primo incontro con l?azienda per il contratto integrativo