Superare la concezione del diritto allo studio focalizzata sul solo ambito scolastico e costruire un sistema innovativo in cui la formazione diventa uno strumento di trasmissione di competenze e conoscenze, il tutto nell’ottica di una più ampia inclusione e valorizzazione del merito. E’ lo scopo del disegno di legge su “Diritto allo studio e sostegno all’apprendimento permanente nel corso della vita attiva”, che è stato oggetto delle audizioni svoltesi nella quarta Commissione consiliare presieduta da Vito Giuzio (Pd). Il disegno di legge si pone nell’ottica di rafforzare il rapporto tra misure di natura passiva e misure di natura attiva, nella logica dello sviluppo delle capacità individuali, al fine di costruire un sistema innovativo, in cui la formazione diventa uno strumento di trasmissione di competenze e conoscenze in un più ampio quadro di finalità volte a promuovere azioni mirate.
Sull’argomento sono stati ascoltati il presidente dell’Ardsu, Arduino Lospinoso, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di Basilicata, Barbara Coviello, i referenti delle Consulte studentesche di Potenza e Matera e il rappresentante del Forum dei giovani. Presente la dirigente dell’Ufficio sistema scolastico ed universitario della Regione Basilicata, Anna Pedio.
“Una buona proposta – ha detto Lospinoso – e da parte nostra c’è assoluta soddisfazione perché è stato fatto un lavoro approfondito e meticoloso”. Soddisfatto anche il presidente del Forum dei giovani Pancrazio Tedesco. “Il nostro supporto – ha detto – c’è tutto perché avevamo chiesto da tempo di intervenire su questa materia”.
Antonio Verrastro, vice presidente della Consulta giovani di Potenza, con delega anche di quella di Matera, nel dirsi soddisfatto ha chiesto tuttavia che si possa prevedere la possibilità del trasporto gratuito per gli studenti residenti in Basilicata, così come avviene nella regione Campania. “Chiediamo inoltre – ha detto – di intervenire in modo più concreto sui progetti di alternanza scuola – lavoro”. Sull’argomento trasporto gratuito la dirigente Pedio si è detta scettica ma pronta ad approfondire la questione, mentre sulla vicenda alternanza scuola – lavoro ha precisato che la Regione non può imporre nulla alle scuole alle quali vengono erogati fondi in base alla presentazione di progetti inerenti i percorsi di studio.
Barbara Coviello, dell’Ufficio scolastico regionale e referente della Consulta dei giovani ha evidenziato come “gli studenti abbiamo partecipato attivamente alla stesura della proposta”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Lacorazza, Mollica, Romaniello e Perrino
La quarta Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza (con il voto favorevole di Soranno, Giuzio, Bochicchio, l’astensione di Perrino ed il voto contrario di Mollica e Romaniello) su una delibera della Giunta relativa all’avviso per interventi di sostegno al funzionamento delle scuole dell’infanzia paritaria per l’anno scolastico 2016/2017, criteri e modalità. Sull’argomento la dirigente Pedio ha precisato che per il momento sono stati ridotti i fondi per carenza di risorse, ma appena possibile sarà previsto un incremento. L’obiettivo è quello di favorire e sostenere l’inserimento, anche nelle scuole paritarie, cioè le istituzioni scolastiche non statali, a partire dalla scuola dell’infanzia, dei bambini diversamente abili, supportare e agevolare le scuole paritarie nell’erogazione di ogni tipo di servizio connesso alla gestione, in particolare nei Comuni dove non esiste alcuna scuola dell’infanzia statale o comunale e favorire l’assunzione del personale.
Parere favorevole all’unanimità, invece, su una delibera di Giunta che riguarda le “Provvidenze in favore degli enti di tutela e assistenza agli invalidi”. Per l’anno 2018 gli enti aventi diritto alla concessione del contributo previsto dalla legge regionale, per un totale di 36 mila euro, e che hanno prodotto entro il 31 ottobre 2017 la relativa documentazione, sono l’associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra, l’unione italiana ciechi ipovedenti, l’associazione nazionale mutilati invalidi lavoro, l’associazione disabili visivi, l’associazione nazionale privi della vista ed ipovedenti, l’ente nazionale sordomuti, l’associazione nazionale vittime civili di guerra. Si procederà alla ripartizione del 20 per cento della somma stanziata, pari a poco più di mille euro a tali associazioni, mentre il restante ottanta per cento della somma sarà ripartita in rapporto alla spesa rendicontata.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Giuzio (Pd), i consiglieri Lacorazza (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Bochicchio (Psi), Perrino (M5s), Soranno (Pp), Mollica (Udc) e Napoli.