Una nuova identità urbana: la città più antica d’Europa, culla dell’innovazione. Con questo spirito l’hub tecnologico di San Rocco comincerà la sua attività a gennaio 209. E’ quanto annunciato nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala Mandela del Comune di Matera. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, l’assessore alla Cultura e all’innovazione tecnologica, Giampaolo D’Andrea, il dirigente di staff per la programmazione strategica Antonio Nicoletti, il dirigente del settore innovazione, Felice Viceconte e la presidente della Commissione consiliare Cultura e Innovazione, Rossella Rubino. Le società che si sono candidate con il bando internazionale sono tredici: I Commlab Nartist per due progetti, Institute without Poundarhes, Stiz Davide, Facility Live OPCO, Campania Newsteel srl, Scai Lab srl, Ricciardi Gianpiero, Rubino Eustachio, Valente Salvo Daniele, Ivert srl, Slowfounding srl, Destinazione Basilicata srl.
Assessore D’Andrea: “Matera Digitale è un grande impegno strategico dell’Amministrazione Comunale finalizzato all’utilizzazione delle opportunità del digitale, connesso all’applicazione del 5G, alla fibra ottica e alla promozione di imprese che sviluppano attività innovative sul territorio. Le imprese selezionate con il bando internazionale avranno come riferimento l’hub di San Rocco, che potrà contare sulla presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche grazie ad un apposito protocollo sottoscritto. Il CNR insedierà due attività di ricerca, un nodo legato alle attività innovative per il patrimonio culturale, artistico e la gestione del turismo e un altro legato alle incursioni delle nuove tecnologie nella quantistica. L’Università si trasferisce nella nuova sede nell’immobile di via Castello già occupato in precedenza dall’ospedale. In quella sede l’Università avrà la possibilità di svolgere al meglio le sue attività essendo questo contenitore realizzato con uno sguardo rivolto attentamente all’attività universitaria. Il trasloco partirà dalla metà del mese di dicembre, quando saranno concluse le attività didattiche del primo semestre. A gennaio 2019 partirà quindi l’hub tecnologico di San Rocco nella città di Matera, prima con l’insediamento del CNR e poi in tempi brevi delle tredici aziende selezionate. La Commissione selezionerà le domande pervenute. Questo significa che stilerà un ordine di priorità in base alle esigenze progettuali di ciascuna proposta per fornire il supporto adeguato alla sua attuazione. Il Comune di Matera crede molto in questo progetto che come si può constatare non si è affatto fermato ma sta procedendo secondo le previsioni. A gennaio 2019, inaugureremo con il Cnr questo nuovo percorso per la città che non è alternativo a quello della valorizzazione e della gestione del patrimonio culturale ma rappresenta anzi il suo potenziamento. La cultura per continuare ad esistere deve parlare il linguaggio delle nuove tecnologie perché solo così si avvicinerà alle nuove generazioni e sarà in grado di continuare a perpetuarsi. Matera vuol essere una città capofila di questo percorso di innovazione”.
Nel corso dell’incontro è stato reso noto, inoltre, che è stata istituita la Commissione che dovrà selezionare i 13 progetti di candidatura delle aziende che si insedieranno nell’hub di San Rocco.
E’ composta da Marta Rapallini (componente della segreteria tecnico-scientifica del Presidente del Cnr), Luca Bianchi (responsabile dell’Ufficio rapporti internazionali del Ministero delle Politiche agricole e forestali), Francesco Vespe (tecnologo dell’Asi) oltre che dal dirigente del settore Cultura e innovazione del Comune di Matera, Felice Viceconte, che sarà presidente dell’organismo, e da Giuseppe Giovinazzo, ingegnere gestionale, dipendente a tempo determinato del Comune che svolgerà le mansioni di segretario.
Matera Digitale è un progetto dell’Amministrazione Comunale che prevede una serie di strutture abilitanti: il 5G (fine 2019), la banda ultra larga (inizio 2019), wi-fi e internet nel centro storico e nei Sassi, già disponibile e l’avvio dell’Hub di San Rocco a gennaio 2029.
“Matera digitale” rappresenta la strategia di sviluppo tecnologico per l’innovazione della città e comprende quattro assi di intervento pubblico-privato: infrastrutture, servizi e aiuti alle imprese, facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta, progettazione e sperimentazione.
Le infrastrutture che renderanno operativa la strategia sono: il 5G, la cui rete sarà ultimata entro la fine del 2019, la banda ultra larga (fine 2018, inizio 2019), wi-fi e internet nel centro storico e nei Sassi e l’hub di San Rocco. I servizi e gli aiuti alle imprese saranno garantiti dai voucher Ricerca e Innovazione (1 milione di euro a disposizione dal Piano Iti), dal bando per le imprese culturali della Regione Basilicata (2,9milioni disponibili) e dal cosiddetto “IncHubatore” (progetto Unibas-Regione). L’incontro tra domanda e offerta e quindi tra imprese, talenti e opportunità, sarà assicurato dall’Hub tecnologico di San Rocco per cui sono arrivate 13 domande di candidatura per l’insediamento, dal Comitato promotore che comprende al momento 8 tra università e centri di ricerca e dal piano di comunicazione e attrazione degli investimenti (Magnet).
Elemento centrale di questo ambizioso programma è il Protocollo d’intesa siglato tra Comune di Matera e Cnr che prevede l’insediamento nell’Hub di San Rocco di un nodo strategico dell’infrastruttura denominata “Dariah” (digital research infrastructure for art and humanities) ma soprattutto di un polo italiano della flagship (evento bandiera) sulle tecnologie quantistiche che rappresentano il futuro della scienza.
Dariah è un data center per l’erogazione di tecnologie abilitanti, la formazione e lo sviluppo del settore turistico e dei sistemi culturali, la creazione di contenuti innovativi per le industrie culturali e creative.
La Quantum Technologies Flagship, facente parte del programma Tecnologie future ed emergenti (FET), sarà coordinata in Italia dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, avrà durata decennale e prevede la trasformazione degli eccellenti risultati europei ottenuti in molti settori di ricerca in opportunità tecnologiche concrete che possano essere adottate dall’industria.La Commissione Europea, nel 2016, ha pianificato un investimento di un miliardo di Euro nel progetto flagship “quantum technologies”, da introdurre nel 2018, con l’obiettivo di portare l’Europa all’avanguardia nella seconda rivoluzione quantistica, rafforzandone la leadership scientifica e l’eccellenza nella ricerca sui quanti e sulle tecnologie quantistiche.
Il sindaco De Ruggieri: “Con l’Hub di San Rocco si realizza un modello che può essere esportato nel Mezzogiorno. Matera ha una forza storica che non può rimanere come enunciazione e immagine. Io sono convinto che la nuova autonomia economica del Mezzogiorno passa attraverso un legame forte tra identità e tecnologia, tra autenticità e innovazione tecnologica. Se non riusciamo a tradurre in maniera contemporanea il valore lievitante della nostra storia, saremo sconfitti. Ecco perchè Matera Digitale non punta soltanto a diffondere il valore della cultura ma a trasformare questo valore in comunicazione attraverso la nuova tecnologia. Come ho detto in maniera brutale, l’obiettivo principale del mio sindacato è quello di stabilizzare iniziative produttive, perchè le imprese che hanno fatto domanda per collocarsi a Matera, vengono con le proprie risorse, con i propri progetti e le proprie ambizioni, non vengono con favori, privilegi o fiscalità di vantaggio, atterrano perchè trovano a Matera un momento fertile. I marciapiedi, le strade, le opere pubbliche lasciamole ad altri vigilanti. Noi abbiamo questa ambizione: che Matera trasformi le imprese in imprese pensanti, perchè Matera ha la possibilità di creare questi corto circuiti creativi.
Quando parla di vigilanti pensa al Ministro Lezzi? “Io penso ad un’atmosfera di controllo sul marciapiede e non sull’ambizione maggiore. Oggi le città vincono se hanno un ruolo, non se hanno un marciapiede fatto nuovo, oggi le città vincono se hanno una funzione. Se il CNR ha scelto Matera per fare qui un centro di ricerca sulla fisica quantistica, questo è quello che mi interessa, non se si apre o non si apre un cantiere”.
Michele Capolupo
La foto della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Avete sentito le ennesime parole da demenza senile del sindaco?
A lui non interessano i cantieri per la città, ma solo il 5g…
Questo è del tutto fuori dal mondo…
Le onde elettromagnetiche di quelle antenne sono cancerogene!!!! Non bastava la cementeria! Benvenuti nel futuro….
Certo che non interessa aprire i cantieri, perché i cantieri vanno aperti e chiusi nei tempi previsti, ci vogliono competenze e capacità organizzative e manageriali!
Commentando il lunghissimo articolo su Matera digitale, 5G, ecc., non posso non rimarcare due concetti in forte contrapposizione nelle parole di De Ruggieri:
1) “se non riusciamo a tradurre in maniera contemporanea il valore lievitante della nostra storia, saremo sconfitti. Oggi le città vincono se hanno un ruolo, non se hanno un marciapiede fatto nuovo, oggi le città vincono se hanno una funzione. Se il CNR ha scelto Matera per fare qui un centro di ricerca sulla fisica quantistica, questo è quello che mi interessa , non se si apre o non si apre un cantiere”
2) “I marciapiedi, le strade, le opere pubbliche lasciamole ad altri vigilanti.” e a chi??
…e la città è rimasta senza Sindaco, che ha abdicato dal suo ruolo essenziale e primario, quello di adoperarsi a corrispondere al meglio verso le esigenze di quella collettività che lo ha eletto.
Quale novello eroe mitologico o traghettatore dell’Ade, De Ruggieri vuole traghettare il villaggio neolitico di Matera, direttamente in un futuro prossimo venturo che non sarà vissuto da lui stesso, né da me e da tanti altri che sono nati prima degli anni ’80, ma, nel frattempo, tutti quanti noi, compreso lui, siamo costretti a vedere vanificate tutte le nostre aspettative.
Lodevole il fine “spermatozoico” di trasmettere la vita al futuro più futuro; deplorevole, invece, lasciare annaspare la Comunità vivente attuale nella sua putrida palude.
Mi sovviene un parallelismo con il “bidone nucleare” della Trisaia di Rotondella dove, per il forte senso di responsabilità verso i nostri discendenti tra 1000 o 2000 anni a venire, osteggiamo il Deposito di Scorie Nazionali, ma siamo, noi stessi, sottoposti al rischio di contaminazione per voler tenere quasi a cielo aperto tutto questo materiale da decenni e decenni, noi, ma anche i nostri figli e nipoti e pronipoti e poi blateriamo sull’incidenza di alcune patologie fino a qualche tempo fa sconosciute sull’arco ionico.
Così va il mondo in Basilicata, pensiamo al futuro lontano e non guardiamo alle necessità dell’oggi. Poveri noi!