“Ingiustizia è fatta. La manovra finanziaria varata dal Governo Lega-M5S risente del clima buonista che regna da qualche tempo nel nostro Paese e premia chi non ha mai lavorato (e forse non lavorerà mai), chi non ha pagato tasse e tributi o evaso del tutto, chi va in pensione in anticipo. Sono puniti, invece, chi paga regolarmente tutto quello che c’è da pagare, chi ha investito i risparmi in titoli di Stato, chi svolge un’attività lavorativa autonoma, chi vive al Sud ed è in attesa persino di una strada decente”. Lo dichiara Aldo Di Giacomo, presidente Una Nuova Italia-Basilicata e segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria).
“La verità – prosegue – è che dietro i bei termini – ‘Pace fiscale’ e ‘Reddito di Cittadinanza’ – si nasconde un disegno che è frutto di un perverso compromesso tra leghisti e cinquestelle per tentare di accontentare gli elettori su quelle promesse irrealizzabili che hanno prodotto il risultato del 4 marzo scorso. E il buonismo favorisce anche chi delinque, commette reati, vive in Italia in condizioni di clandestino, negando ai cittadini il diritto alla legittima difesa come a quello di una giustizia certa che non confonda le vittime con i carnefici.
Ma prima che il Paese e il Mezzogiorno siano trascinati in una deriva populista ed assistenzialista da cui non si esce c’è bisogno di cambiare il clima. Solo i cittadini, la politica dei movimenti e delle associazioni del civismo attivo possono produrre una ventata d’aria nuova. Ed è quello che intendiamo fare chiamando i cittadini a mobilitarsi ed opporsi ad una visione statalistica e non liberale dell’economia che è fatta del blocco delle grandi infrastrutture e degli investimenti per il lavoro e lo sviluppo nelle regioni meridionali.
Lo faremo a partire dalla Basilicata con la convention che terremo il 7 novembre prossimo per presentare le nostre idee programmatiche in vista delle elezioni regionali. Far prevalere dal basso il cambiamento è perciò l’unica strategia che può rendere competitiva la proposta di un nuovo governo regionale per la prima volta nella storia senza il centro sinistra. Ma per raggiungere questo traguardo la gente vuole sapere come si esce dall’attuale spirale di crisi economica, occupazionale, dalla povertà, con quali programmi e idee.
La ‘Nuova Italia-Basilicata’, ribadisce la disponibilità a dare il proprio contributo innanzitutto per un’iniezione di fiducia a settori della società civile sempre più sfiduciati e che fanno difficoltà ad individuare il punto di riferimento di un autentico cambiamento”.