“Non ci sono parole per descrivere la sconfitta che ha subito la Giunta Regionale. L’evidenza è sotto gli occhi di tutti, ma le uniche persone che forse non vedono – o che fanno finta di non vedere – sono i governanti della Basilicata. Il risultato ottenuto del vicepresidente della Regione facente funzione Flavia Franconi in cui indicava Venosa come sede per ospitare il prossimo Capodanno Rai, invitando la stessa azienda a dare l’ufficialità, è stato un vero flop. Ciò è a significare che la politica della Basilicata non ha nessun peso decisionale sulle grandi aziende Nazionali”.
E’ quanto sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “la risposta dell’azienda di Stato di decidere sul prossimo evento di fine anno a Matera, è una prova schiacciante del dissenso che la Direzione Aziendale Rai ha nei confronti di questa istituzione Lucana ‘non rappresentativa’. Come Ugl – prosegue Giordano – la Capitale Europea della Cultura 2019, Matera e il suo territorio, sono un paradiso culturale dove le energie sono concentrate in quel folklore linguistico, culinario, musicale e riguardante tutti i campi della cultura che hanno da sempre fatto parte dell’anima di chi vive in queste terre. Bene la scelta su Matera ma, alla vigilia dell’avvio del programma di manifestazioni ed eventi Matera 2019, l’Ugl vuole ancora sperare che chi conosce bene il territorio regionale, i due assessori materani Luca Braia e Roberto Cifarelli, facciano comprendere a chi decide che il Capodanno Rai 2019 rappresenta il più diretto ed efficace strumento di promozione che può consentire di legare il Metapontino alla Capitale Europea della Cultura 2019. Già in un incontro tenutosi a Policoro negli anni scorsi, il Sindaco della città jonica dell’epoca, dott. Rocco Leone, ed il Sindaco della città di Matera, Raffaello De Ruggieri, assunsero l’impegno di proporre un evento nell’area metapontina. L’intera fascia Ionica ancora ci crede, e fa bene, nel rafforzare e motivare la candidatura per ospitare il Capodanno Rai per l’edizione 2019 (la notte del 31 dicembre 2018) dopo l’esclusione dell’azienda di Stato di realizzare la diretta da Venosa come avrebbe voluto le logiche di politica promozionale della Regione Basilicata e la successiva lettera della Franconi, utilizzando le opportunità di “Matera capitale europea della cultura per il 2019. Alle istituzioni Regionali, del materano-metapontino non importa nulla, e se prima era un’indifferenza dal punto di vista economico, adesso è anche un’indifferenza dal punto di vista politico. Intendiamo rivolgerci a Braia e Cifarelli: sapete bene che da Metaponto a Nova Siri le imprese continuano a fallire, le famiglie continuano ad impoverirsi e le diseguaglianze sociali sono sempre più marcate a causa di una politica regionale indifferente. La richiesta la rivolgiamo ai due assessori regionali materani facendo presente che allo stato, la stragrande maggioranza dei turisti visitatori della Città dei Sassi soggiorna nei comuni pugliesi per poi spostarsi a Matera. Ora si rende necessaria la promozione di analoghe iniziative dall’area metapontina verso la Città di Matera e ciò anche in considerazione dell’esistenza, nell’area jonica, di oltre la metà dei posti letto rispetto all’intera Regione. E poiché il maggior afflusso a Matera sarà quello del 2019, l’evento del 31 Dicembre 2018 può favorire da un lato un’ulteriore presenza e dall’altro una più estesa conoscenza del territorio ai turisti che potrebbero tornare anche negli anni successivi. L’area jonica – conclude il sindacalista – per l’Ugl ha una stagione turistica che dura 3 mesi o poco più. Nell’anno 2019 questo periodo può essere allungato giacché, all’ospite metapontino, si offrirebbero le vacanze al mare e le visite a Matera e nell’area del Pollino. Con un evento mondiale si riporterebbe il baricentro del Turismo nel Territorio della Magna Grecia e non solo: Matera, Montescaglioso, Bernalda, Metaponto, Scanzano, Montalbano, Pisticci, Policoro, Nova Siri, Rotondella, il Parco del Pollino, tutta la costa ionica della sibarite coinvolgendo anche tutti i paesi e strutture alberghiere delle spiagge più belle della Calabria, dal Crotonese all’alto Ionio cosentino”.