Nei giorni scorsi a Corridonia ha avuto luogo la mostra di Arte contemporanea “Medioevo a colori”. L’esposizione, curata dal critico d’arte Loredana Finicelli, è nata con l’intento di restituire una immagine più corretta del Medioevo, lontana dagli stereotipi che lo vogliono un periodo oscuro. Tra gli oltre 30 artisti, provenienti da tutta Italia, la regione Basilicata è stata rappresentata dall’artista Mario D’Imperio, originario di Matera, che ha proposto un originale e fantasioso dipinto, dal titolo “Unicorno” (oil crayon e acrilico su tavola , 80×100 cm, 2017).
Cosi l’artista lucano ha spiegato la sua singolare scelta: “L’unicorno (chiamato anche liocorno o leocorno) è una creatura leggendaria dal corpo di cavallo bianco e coda di leone con un singolo corno in mezzo alla fronte. Soprattutto nel Medioevo entra a far parte dei Bestiari, ovvero di quei testi che descrivevano animali reali e fantastici, intercalando spiegazioni di carattere empirico a interpretazioni di natura morale, magica, religiosa e popolare. Si riscontra peraltro negli stendardi di due contrade nel Palio di Siena e Palio di Ferrara, oltre che ricorrente simbolo araldico ed emblema di varie nazioni (Scozia, Regno unito, Canada). Nel Medioevo l’unicorno era simbolo di umiltà, nobiltà d’animo e purezza, ma anche antidoto contro i veleni. L’unicorno, nella simbologia cristiana, simboleggiava la potenza della spada divina (il corno sulla fronte) che, insieme alla purezza di un manto immacolato, rappresentava la Vergine fecondata dallo Spirito Santo. L’animale mitico personifica quindi l’Incarnazione del Verbo di Dio”.
Alla collettiva hanno preso parte anche artisti operanti su palcoscenici internazionali come lo scultore ungherese Balàzs Berzsenyi e la pittrice Francesca Bonanni, da anni attiva a Dubai.
Mario D’Imperio è in questi giorni impegnato nell’allestimento di “Burning”, una nuova esposizione a cura di Maria Italia Zacheo che lo vedrà presentare al pubblico 20 opere inedite realizzate con l’antica tecnica artigianale della ceramica a grande fuoco. La mostra sarà inaugurata giovedì 25 ottobre alle 18.30 nel locale “Fabrica” in via Girolamo Savonarola, 8 a Roma. Accanto alle opere di D’Imperio verranno proposte quelle meta-fotografiche di Fabrizio Borelli, messe a confronto sul tema della passione femminile, un fuoco che esalta e al tempo stesso distrugge. Storie di donne – anima e memoria nei volti – colte dai due artisti come facce di una stessa realtà, unità bifronte ed espressione binaria di un’unica forza che attira, vivifica e annulla. Un gioco delle parti, proposto nelle due vie possibili: IN / OUT.
La rassegna si colloca all’interno della manifestazione Rome Art Week, giunta alla terza edizione, completamente dedicata all’arte contemporanea, che ha l’obiettivo di proporre al pubblico un ampio programma di progetti culturali, tutti gratuiti, organizzati appositamente per la Capitale.