Si è svolto oggi a Matera il consiglio generale della Femca Cisl Basilicata alla presenza della leader nazionale Nora Garofalo. In apertura dei lavori il segretario regionale Francesco Carella, oltre ad evidenziare la crescita del sindacato in molte realtà produttive della regione, ha tracciato un quadro della situazione nei principali comparti di competenza. “La Valbasento, accanto a poche ma importanti realtà in crescita, resta la valle di lacrime di sempre”, ha detto Carella, evidenziando che “se non si sblocca l’annosa questione della bonifica, non ci sarà alcun futuro e l’unica prospettiva per migliaia di disoccupati lucani sarà emigrare. Lo stesso discorso vale per l’area industriale di Tito. Il risanamento ambientale dei due siti di interesse nazionale è una precondizione per poter recuperare alla piena operatività le due aree industriali e mettere in campo un piano di ripopolamento produttivo e occupazionale”.
Il segretario della Femca lucana ha inoltre sollecitato “interventi in materia di ammortizzatori sociali per quelle aziende che hanno quasi del tutto terminato la disponibilità”. Parlando di Total, Carella ha stigmatizzato il comportamento della compagnia che “continua a snobbare i sindacati e i lavoratori e a non dare risposte alle nostre rivendicazioni economiche. La multinazionale francese deve comprendere che senza un confronto costruttivo con il sindacato non va da nessuna parte. Con il petrolio – ha concluso Carella – possiamo dare energia alla ripresa economica della nostra regione nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori”.
I lavori del consiglio generale sono stati conclusi dalla segretaria generale nazionale Nora Garofalo, alla sua prima uscita lucana. D’obbligo un passaggio sulla manovra appena presentata dal governo: “Le notizie – ha detto Garofalo – sono ancora frammentare per cui è difficile dare dei giudizi sulla manovra economica. C’è da capire come funzionerà concretamente il reddito di cittadinanza, in particolare rispetto ai centri per l’impiego e alla effettiva capacità di questi di offrire posti di lavoro. Condividiamo il proposito del governo di riformare la Fornero rispetto alla quale già con il passato governo è stato fatto un lavoro importante. Anche qui bisogna capire come funzionerà la quota 100 e quali effetti produrrà sulla sostenibilità del sistema previdenziale”. Sul recente rinnovo del contratto nazionale dell’industria chimica e farmaceutica, la leader nazionale della Femca ha detto che “è un rinnovo molto importante, il primo che si fa in base alle nuove regole del modello contrattuale”. Tra i punti qualificanti “il mantenimento delle peculiarità del contratto chimico e la valorizzazione della formazione continua attraverso la figura del delegato alla formazione che potrà interloquire con l’azienda già nella fase di progettazione degli interventi”.
“La governance del settore petrolifero nella nostra regione va radicalmente ripensata nel senso di una maggiore democrazia”. Lo ha detto stamane a Matera il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, a margine del consiglio generale della Femca, ribadendo che “serve più trasparenza e partecipazione nel rapporto tra le compagnie petrolifere, le parti sociali e le comunità locali per fare della risorsa petrolifera una concreta opportunità di sviluppo e lavoro per la Basilicata, cosa che finora è avvenuta solo parzialmente”. Il segretario della Cisl ha rilanciato la proposta del sindacato di “istituire organismi partecipativi in cui le molteplici espressioni delle comunità e degli interessi legittimi possano trovare adeguata rappresentanza e soddisfazione dentro un quadro di regole certe e riconosciute da tutti gli attori in campo. La sfida – ha aggiunto il sindacalista – è richiamare le aziende alla responsabilità sociale d’impresa che significa sostegno agli investimenti produttivi per creare lavoro anche al di fuori del perimetro delle estrazioni e una maggiore attenzione alla salute dei cittadini e ai diritti dei lavoratori. Per questo stiamo rilanciando il tema dell’aggiornamento del protocollo d’intesa Eni e consideriamo necessario l’attivazione di un tavolo con Total per la definizione di un protocollo che preveda precisi impegni e investimenti sul territorio di Tempa Rossa, aggiuntivi rispetto all’accordo istituzionale del 2006 con la Regione Basilicata”.