Per la terza giornata dei lavori, i Matera Space Days si trasferiscono presso la sede di Openet Technologies, ospitando due sessioni dedicate a Space Economy ed al trasferimento al 5G, sfruttando la connessione satellitare.
Con la moderazione di Vito Gaudiano, CEO di Openet Technologies, la conferenza dedicata alla “Programmazione economica delle attività Space in Europa ed in Italia”, ha visto avvicendarsi sul palco esperienze locali, nazionali ed internazionali, in un dialogo di opportunità e competenze su cui si basa lo sviluppo del modello di business della Space Economy, che solitamente garantisce un ritorno sugli investimenti garantito pari a 3euro per ogni euro investito, e che potrà arrivare fino a 5 euro nel prossimo futuro, secondo lo studio presentato da Osvaldo Piperno dell’ASI. Il vero vantaggio, secondo Piperno, è però rappresentato dal fatto che le PMI italiane hanno oggi la possibilità di essere motore attivo del processo di produzione per lo Space, perché per la prima volta il sistema offre un’ opportunità eccezionale di accesso al mondo dello Space che si sta aprendo ad una spinta spin-in, ovvero sperimentata sulla terra per essere utilizzata nello Spazio.
Un grande cambiamento è quindi in atto, e la sensibilità delle PMI può essere determinante. Il sistema si evolve per poter consentire lo sviluppo di nuove opportunità, e questo sarà possibile anche grazie ad investimenti garantiti da un Venture Capital dedicato, che è stato presentato in anteprima quest’oggi ai Matera Space Days da Matteo Cascinari, Key man del Venture Capital PrimoMiglio, che ha l’obiettivo di raccogliere 80 mio per un fondo, per la prima volta in Italia dedicata alle aziende Space, che sarà attivato a partire da aprile 2019, grazie ai fondi di ASI ed altri investitori pubblici e privati.
Il venture capital è un operatore, come chiarisce Cascinari, non una banca, accetta un grado molto elevato di rischio, nel loro modello danno per scontato che il 50% possano non andare a buon fine, il goal è nell’avere almeno 2 o tre realtà che, nella durata del fondo (10 anni) possa valere sul mercato 100 150 mio di euro (con un investimento di 2/3 mio), con un grande lavoro di selezione, visto che un Venture Capital investe su una società per ogni 100 che ne vede.
I lavori della terza giornata di Matera Space Dayssono continuati nel pomeriggio, con un approfondimento sul tema del 5G e satellite – applicazioni bastate sull’integrazione fra satellite e 5g, per tracciare nuovi scenari di sviluppo dei servizi che, in alcuni casi, sono ad oggi ancora da inventare.
Con gli interventi di Michele Luglio, professore di Telecomunicazioni presso l’università di TorVergata, di Francesco Feliciani dell’ESA e di Gianpaolo D’Andrea, Assessore alla cultura ed al 5G per il Comune di Matera, sono state affrontate le varie declinazioni del tema di utilizzo della tecnologia satellitare, che non è da considerarsi in competizione con la rete terrestre, ma deve essere considerato come il wi-fi, un servizio che si affianca all’esistente, e che va anzi a potenziarne le opportunità di sviluppo.
La fotogallery dell’evento Matera Space Days