Assunzioni e adesione al Progetto RIPAM III, il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, replica al consigliere regionale Giannino Romaniello: “La differenza non sottile fra chi amministra e chi abitualmente censura”.
“In un Paese ammalato di degrado, infettato dalla logica del sospetto di tutti contro tutti, del discredito generalizzato nei confronti delle istituzioni, agire per porre in atto azioni a tutela del buon governo e dell’interesse pubblico sembra proprio non bastare più. Non pare essere sufficiente svolgere, con dignità e rigore, la funzione di Amministratore pubblico. Una funzione che è certamente difficile e complessa. Assai diversa da quella di chi si affanna a svolgere il ruolo di censore abituale dell’operato altrui.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, in risposta alle considerazioni espresse nella giornata di ieri dal consigliere regionale Giannino Romaniello in merito alle assunzioni ed all’adesione della Provincia di Potenza al progetto RIPAM III promosso dalla Regione Basilicata insieme al Ministero della Funzione Pubblica e Formez.
“La Provincia di Potenza – ha proseguito Valluzzi – è Ente in pre-dissesto, in riequilibrio finanziario già dal 2012 e fino al 2020 a causa dei tagli e dei prelievi forzosi sulle proprie entrate, imposti dalle leggi di riduzione di spese succedutesi dal 2011. L’Amministrazione, negli ultimi tre anni, ha ridotto la propria dotazione di personale di oltre il 50 per cento (passando da 600 dipendenti ai 256 attuali)e riacquistato la capacità di effettuare assunzioni in ambiti molto limitati e circoscritti ai settori della viabilità ed edilizia scolastica, dopo sette anni, con la legge 205/2017.
Il piano triennale di fabbisogno del personale di un Ente in riequilibrio è subordinato, per legge, al parere positivo della commissione per la Finanza e gli organici degli Enti Locali del Ministero dell’Interno, con il quale sono state preventivamente definite le condizioni di garanzia dell’equilibrio finanziario in costanza del piano di rientro. Una di queste condizioni è stata, per l’appunto, l’adesione al programma RIPAM III con il quale si consente l’immediato ingresso delle 36 nuove unità di personale, prima con tirocini retribuiti per otto mesi e poi con un contratto a tempo determinato per altri 16 mesi, nel pieno rispetto delle previsioni del C.C.N.L. e senza alcuna spesa a carico della Provincia fino a tutto il 2020. A conclusione dei 24 mesi di formazione/lavoro (retribuiti per il personale ammesso) l’Amministrazione trasformerà il “contratto a tempo determinato” in “contratto a tempo indeterminato”contestualmente al superamento dell’ultima prova del concorso. Solo da quel momento la Provincia coprirà con proprie risorse gli stipendi del personale assunto. Diversamente – ha concluso Valluzzi – la Provincia di Potenza non avrebbe mai potuto integrare, nei prossimi mesi (anziché nel triennio), la propria organizzazione con 36 nuove unità e contestualmente continuare ad avere la disponibilità in bilancio di € 1.092.247 (costo effettivo del piano assunzioni approvato) per la difficile gestione di strade e scuole del territorio”.