La Polizia di Stato nelle scorse ore ha arrestato un trentaseienne di Ferrandina, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, perché colpito da ordinanza di sospensione della misura dell’affidamento in prova.
L’attività finalizzata al rintraccio e alla cattura dell’uomo è stata condotta dagli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci che lo hanno bloccato all’interno della sua abitazione di Ferrandina e condotto nel carcere di Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’uomo era ricercato dallo scorso 6 ottobre, essendosi allontanato da una struttura sita in provincia di Lecce.
Provvedimento di sospensione dell’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande ai sensi dell’art. 100 t.u.l.p.s. per motivi di ordine e sicurezza pubblica
Il 28 settembre 2018, a seguito di proposta avanzata dal Comando Stazione Carabinieri di Montalbano Jonico il Questore della provincia di Matera ha emesso il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande di cui alla legge 25.08.1991, nr. 287, per giorni 15, ai sensi dell’Art. 100 T.U.L.P.S. per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nei confronti del titolare di un esercizio pubblico ubicato nel Comune di Montalbano Jonico stante la finalità precipua perseguita dall’art.100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza di sanzionare non solo l’eventuale condotta del gestore di un pubblico esercizio per aver commesso dei reati o per aver consentito la presenza nel proprio locale di persone potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico ma anche quella di impedire, con la chiusura temporanea del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
La richiesta di applicazione della sopra citata misura è scaturita a seguito di specifici servizi finalizzati al contrasto del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Montalbano Jonico effettuati da militari della Stazione Carabinieri di quel centro che avevano raccolto una serie di segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano un’attività di spaccio di “droga” proprio all’interno del locale aperto al pubblico con la continua presenza nelle adiacenze di soggetti con a carico precedenti di polizia in materia di stupefacenti, risultando di fatto un abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose per la sicurezza dei cittadini.