La situazione dei lavoratori impegnati nei servizi di pulizie all’ospedale San Carlo di Potenza e all’Irccs – Crob di Rionero in Vulture e la situazione dei cinque lavoratori ex Lsu della Provincia di Potenza, stabilizzati da aziende del servizio di pulizie, al centro dell’audizione svolta ieri nella quarta Commissione (Politica sociale) presieduta da Vito Giuzio (Pd). Ad essere ascoltato il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale Vito Marsico, cheha risposto ai quesiti sollevati da Giovanni Perrino.
Nella sua richiesta di audizione il consigliere del Movimento cinque stelle ha richiamato i termini delle vertenze in atto a seguito delle procedure di appalto per il rinnovo dei servizi di pulizie: in particolare, all’Irccs – Crob, a seguito del cambio di appalto, che ha visto subentrare la cooperativa “L’Operosa” alla ditta “Facility”, “i sindacati hanno evidenziato come il cambio di appalto potrebbe provocare un taglio di oltre il 40 per cento del monte ore, situazione che ha causato lo stato di agitazione dei lavoratori”, mentre all’ospedale San Carlo “i servizi sono stati aggiudicati alle società Ecclesia, serenissima spa, Tre Fiammelle, Meit e Multiservice Sud con la conseguente diminuzione del monte ore da 300 mila a 205 mila ore annue”. I cinque lavoratori ex Lsu della Provincia di Potenza stabilizzati presso una ditta di pulizie, ha spiegato ancora Perrino, “a differenza degli altri circa 50 Lsu stabilizzati presso la stessa Provincia lamentano una drastica riduzione delle ore lavorative settimanali di circa il cinquanta per cento”.
Marsico ha evidenziato che il Dipartimento Presidenza della Giunta ha seguito le vicende degli appalti delle pulizie al San Carlo e al Crobdal punto di vista del rapporto con le organizzazioni sindacali, atteso che le procedure sono state gestite dalla Stazione unica appaltante sulla base di capitolati predisposti molto tempo addietro dalle aziende sanitarie. Attualmente, all’Irccs – Crobè stato già firmato il contratto mentre per il San Carlo l’aggiudicatario ha indicato due date per firmare, il 23 ottobre o il 2 novembre.
Tutto verte intorno all’applicazione della cosiddetta clausola sociale, prevista e disciplinata in maniera diversa dal legislatore regionale e dalla contrattazione collettiva. Le due discipline non sono concomitanti in quanto in una si fa riferimento al personale in carico 4 o 6 mesi prima dell’aggiudicazione, mentre l’altrasi riferisce al personale in servizio all’atto della pubblicazione della gara.Altra questione è quella della distinzione fra ore contrattuali (previste dalle tabelle ministeriali)ed ore effettive, e se si fa riferimento a quest’ultimo parametro c’è un taglio medio delle ore di lavoro svolte e delle retribuzioni fra il 25 e il 30 per cento. Al Crob è stato ipotizzato il ricorso al lavoro supplementare, per aumentare il monte ore e far fronte ai problemi determinati dalle assenze per ferie e legge 104; al San Carlo, invece, si è ipotizzato di aggiungere altre ore in base a nuove esigenze che si dovessero manifestare. In ogni caso è in corso un serrato confronto fra ditte aggiudicatarie e sindacati per cercare di dirimere la questione.
Per quanto riguarda la vicendadella Provincia di Potenza, Marsico ha ricordato che la legge prevedeva di poter stabilizzare una quota di lavoratori anche presso ditte appaltatrici, cosa che la Provincia fece per cinque lavoratori che furono stabilizzati con la ditta che svolgeva le pulizie. Nel corso del tempo queste persone, per effetto dei cambi di appalto, hanno visto ridurre il numero delle ore svolte. Si tratta di servizi e appalti che non ricadono nelle competenze dirette dell’amministrazione regionale, ma la Giunta sta comunque valutando le possibili ipotesi che non mancherà di rappresentare alla Commissione. Marsico ha infine risposto alle domande dei consiglieri Napoli e Perrino.
Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Vito Giuzio (Pd), hanno partecipato i consiglieri Soranno (Pp), Romaniello e Pace (Gm), Galante (Ri), Bochicchio (Psi), Perrino (M5s), Napoli e Mollica.