“Basilicata chiama”: “Contro il rischio che il governo nazionale il 22 ottobre decida la secessione dei ricchi, è pronta la mobilitazione in Basilicata e nel Sud”. Di seguito la nota integrale.
“Basilicata Chiama”, un vasto raggruppamento di Associazioni, Movimenti, Organizzazioni e singole persone, nati con l’obiettivo di difendere e sostenere le ragioni della nostra terra e delle comunità che vi vivono, esprime tutta la sua preoccupazione per i rischi connessi all’adozione di una norma che il Consiglio dei Ministri ha annunciato per lunedì 22 ottobre 2018 sul federalismo differenziato che potrebbe essere un disastro per tutto il Mezzogiorno e, in modo particolare per la Basilicata, oltre che un grave rischio per la democrazia e la tenuta unitaria del paese.
Per tale ragione fra la giornata di ieri e oggi sono state inviate ai Prefetti di Matera e Potenza (da Gianni Fabbris e Nicola Manfredelli fra i promotori di “Basilicata Chiama”) due messaggi relativi alla richiesta di incontro per consegnare un documento in cui viene chiesto al Governo di fermarsi.
Nelle comunicazioni ai Prefetti infatti, si legge: “Un grande rischio che incombe sulla nostra Regione, sul Sud e su tutto il Paese. Il 22 arriverà in Consiglio dei ministri il disegno di legge sull’autonomia del Veneto, per il quale il vicepremier Salvini ha già annunciato l’immediata approvazione. Seguirà a breve uno analogo per Lombardia ed Emilia; un testo di legge che non potrà essere corretto in Parlamento, che sarà chiamato a un «sì» o «no» in blocco. Così dopo 157 anni sparirebbe il Paese unitario con la “secessione dei ricchi.” Il Veneto, anzi la neonata Repubblica autonoma del Veneto, discuterà i dettagli direttamente col governo di Roma: da Stato a Stato. Addio Costituzione e nazione «una e indivisibile». A questo primo atto (che nei fatti conferisce con il federalismo differenziato alle singole regioni autonomia fiscale e competenze su alcune funzioni strategiche per l’unità dello Stato come la scuola e l’ambiente) dovrebbero seguirne altri che sancirebbero la “secessione” di Lombardia e Emilia Romagna e, come è prevedibile, di altre regioni “forti” del centro nord.”
“Basilicata Chiama” avvia così la mobilitazione regionale per la difesa degli interessi delle comunità lucane e contro la “secessione dei ricchi”, invitando a sottoscrivere la petizione proposta da Gianfranco Vieste che ha già registrato l’adesione di decine di docenti universitari e intellettuali (fra cui il meridionalista Pino Aprile), controfirmato da 13mila cittadini in pochi giorni, e indirizzato al presidente della Repubblica e delle Camere.
La petizione è rintracciabile al seguente link:
https://www.change.org/p/gianfranco-viesti-no-alla-secessione-dei-ricchi
Annunciamo, infine, che dalla prossima settimana sono previste iniziative nella nostra regione e in particolar modo a Matera, dove la prima azione è prevista per giovedì 25 ottobre attraverso un presidio nei pressi della Prefettura.
In quella occasione “Basilicatachiama” invita fin d’ora alla conferenza stampa per dare conto dei contenuti delle richieste al Parlamento e al Governo nazionale e per illustrare l’agenda delle prossime iniziative.