Con l’acqua non si scherza perchè l’acqua è il bene primario per eccellenza. Ma la città di Matera, prossima capitale europea della cultura, è finita sui principali tg delle reti televisive nazionali per una vicenda a dir poco grottesca. Andiamo con ordine. Nel pomeriggio del 18 ottobre l’Arpab ha trasmesso l’esito sfavorevole delle analisi dell’acqua potabile al ripartitore di contrada Terlecchia che serve l’abitato di Matera per la presenza di batteri coliformi a 37 gradi centigradi, pari a 92 U.F.C./100 ml al di sopra dei limiti consentiti dalla norma che prevede la loro assenza. Il direttore UOC dell’Asm Antonio Martemucci predispone un avviso alle 22,30 del 18 ottobre in cui sconsiglia l’uso di acqua potabile alla comunità materana e allerta gli enti responsabili e il signor Sindaco di Matera con proposta di emanazione di ordinanza urgente. La delibera del Comune di Matera viene emanata alle 2 di notte e comunicata agli organi di stampa solo alle ore 7.45 della mattina successiva, in cui viene disposta anche la chiusura delle scuole per la stessa giornata di venerdì 19 ottobre. E’ in quel momento che scatta la psicosi nella popolazione materana. Invece di attendere la distribuzione dell’acqua potabile nei punti indicati da Acquedotto Lucano sono centinaia i cittadini che prendono d’assalto negozi, piccoli e grandi supermercati e l’Ipercoop di Venusio. Una scena “apocalittica”, come se fosse scoppiato un conflitto mondiale. Le scene vengono riprese con i telefonini all’ipercoop di Matera ma come al solito c’è chi si affida al web e anche sul Tg1 finiscono immagini di Teramo del 2017 fatte passare per quelle del 19 ottobre a Matera. Come se non bastasse, il giornalista del Tg1 ricorda che negli anni Cinquanta Matera è stata vergogna nazionale (di cosa poi?) e che tra due mesi (in realtà tre) sarà capitale europea della cultura. Tutte informazioni che con l’acqua non potabile non c’entrano nulla ma tant’è. Nel pomeriggio Acquedotto Lucano smentisce i dati diffusi dall’Arpab e la situazione nella capitale europea della cultura 2019 ritorna alla normalità. A tal punto che sul profilo facebook ufficiale del Comune di Matera c’è chi preferisce affidarsi ad una battuta: “Adesso andiamo a bere un bicchiere d’acqua”. In 16 ore l’acqua è passata da non potabile a nuovamente potabile e mentre i cittadini che sono ignoranti in materia di analisi chimiche si chiedono come sia avvenuto il miracolo possiamo dirvi che la documentazione è stata trasferita alla Procura della Repubblica. Perchè i cittadini, non tutti ovviamente, possono anche essere travolti dalla psicosi da acqua ma mettendo da parte tutto il delirio sui social network, qualcuno dovrà pure certificare se quello che è accaduto il 19 ottobre a Matera rientra nella normalità oppure c’è qualcuno che si prende gioco di un’intera città. Perchè con l’acqua non si scherza. E chi sbaglia deve pagare.
Michele Capolupo
Bravo Michele.
Articolo eccellente.