Lo scorso giovedì a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sono iniziati i lavori di confronto e approfondimento riguardanti la convocazione di un tavolo tecnico avente per oggetto la Diga del Rendina di Lavello.
Qualche settimana fa, Massimo Zullino, Segretario regionale Vicario Lega Basilicata, aveva consegnato al Ministero, un dossier riguardante le criticità sulle infrastrutture della Basilicata, e tra queste proprio la questione Diga.
Nel Parlamentino, presso lo stesso Ministero, convocati dal Senatore della Lega, Armando Siri, Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, erano presenti: Ing. De Stefano, per il Ministero; la Dirigente Simona Angelina, Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestale e del Turismo; Ass. Luca Braia, in delega Regione Basilicata; Davide Del Re in delega Regione Puglia; Avv. Giuseppe Musacchio, Consorzio Bonifica Basilicata; Arch. Ornella Segnalini e Ing. Vincenzo Chieppa, MIT-Direzione Generale per le Dighe e infrastrutture idriche ed elettriche; Ing. Sivolella Vito e Ing. Claudia Russo, MIT-Ufficio Tecnico Dighe Napoli; Massimo Morra, Autorità Bacino Appennino Meridionale.
Da questo primo incontro è emerso lo stato gravissimo di abbandono in cui versa da anni la Diga, senza alcun controllo e monitoraggio, lasciata alla mercé di vandali che hanno fatto razzia di ogni cosa, dai cavi elettrici alle varie strumentazioni. Inoltre non sono stati rispettati gli obblighi di sicurezza che la legge prevede. La pericolosità idraulica non è da trascurare, anzi potrebbe diventare una situazione critica.
Una delle figure centrali sembra essere quella dell’ avv. Musacchio, Consorzio di Bonifica, che si è detto a disposizione per collaborare, e risolvere celermente il problema Diga. Il Musacchio, come ha ribadito durante la riunione, da tempo si prodiga nel sollecitare gli organi competenti, tra cui proprio Luca Braia, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata. Infatti, risultano agli atti, diverse audizioni in commissione agricoltura della Regione sulla questione Diga, solleciti e solleciti, che però sembrano essere rimasti inascoltati.
“La questione è spinosa – riferisce Zullino – vi sono diverse anomalie anche da un punto di vista della legalità. Mi fanno sorridere le dichiarazioni serene dell’assessore Braia, che dà per certo lo sblocco dei fondi, seguite dai complimenti del signor Lacorazza. Sappiamo tutti che fino ad oggi la Regione è stata dormiente. Vero, vi è la buona volontà e l’impegno dei Ministeri interessati, di sbloccare i fondi in tempi celeri. È doveroso e sono in corso – continua Zullino – alcune verifiche tecnico/legali prima di procedere allo sblocco delle somme. Tengo a precisare che grazie alla Lega Basilicata, ai referenti su Lavello, Mazzarelli, Di Noia, Di Cugno, e tutto il gruppo, che l’attenzione sulla Diga rimane alta al Ministero. Ora sembra che tutti si sveglino all’improvviso, per certificare e accreditarsi all’ottenimento non so di quale risultato – conclude Zullino – senza avere conoscenza nel dettaglio di cosa sia emerso a Roma e dello stato di fatto delle cose. Hanno lasciato morire di sete le terre aride dei contadini, e ora si svegliano dal letargo. Sarò malizioso, ma si vede che tra poco andremo a votare”.