L’associazione culturale Ad Pythagoram guidata da Gaetano Danzi in collaborazione con la Società Filosofica Italiana Lucana di Matera e l’associazoine culturale AlGraMà e il CEA Bernalda-Metaponto ha presentato a Matera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi l’evento culturale “Hyper Spectrum” – la rivoluzione di un oggetto iper-dimensionale” e la conferenza sul tema “Verso le dimensioni superiori del pensiero”.
Nell’occasione è stato presentato in anteprima mondiale assoluta l’oggetto Hyper 3D Spectrum (brevettato come oggetto di design presso la Comunità Europea): si tratta di un oggetto in 4D che, unitamente ad altre caratteristiche originali, ne fanno una piattaforma multifunzionale in primis l’arte, la scrittura, la didattica e gli scacchi.
A Matera sono state presentate cinque versioni di Hyper 3D Spectrum: hyper-cubo, l’hyper-scacchiera, l’hyper quadro, l’hyper-lampada, l’hyper-poesia.
A seguire si è svolta la conferenza sul tema “Verso le dimensioni superiori del pensiero, dalla geometria al design e all’arte, dalla filosofia alla poesia e agli scacchi”, che ha coinvolto Paolo Piccinni, docente ordinario di matematica presso l’Università La Sapienza di Roma, Paolo Maurensig, scrittore, autore di “Canone Inverso” e “La Variante di Luneburg”, Maristella Trombetta, docente di filosofia estetica presso l’Università di Bari e Barbara Missana, storica dell’arte e studiosa di neuro estetica. Sono intervenuti anche Gaetano Danzi, Angelo Palumbo, Linda Tantalo e Rosalba Demetrio. L’incontro è stato presentato da uno studente creativo materano, Francesco Diperno e si è concluso con una serie di performances dal vivo.
Gaetano Danzi, l’ideatore di “Hyper Spectrum”, spiega come nasce questo progetto: “L’idea nasce da un interesse interdisciplinare, che abbraccia la filosofia, l’arte e la scienza. Parte dalla filosofia di Platone e quindi il rapporto tra Platone e la geometria e si sviluppa a seguito di una mia partecipazione ad una mostra d’arte in cui vengo “fulminato” da un quadro del pittore olandese Maurizius Cornelius Escher, che ha vissuto per venti anni anche in Italia, dove ha rappresentato sopratutto paesaggi. L’artista, che è stato un amico dei più famosi matematici del suo tempo, tra cui Einstein, perchè realizzava nei suoi quadri tutte le false prospettive., mi ha portato ad interessarmi anche di matematica, di logica e di geometria. E mi sono collegato alla filosofia di Platone. Al termine della mostra decido di realizzare una cosa a cui pensavo da tempo, una scacchiera tridimensionale. Non era semplice perchè ovviamente quando il cubo è poggiato sul piano la faccia di appoggio non può essere utilizzata. Ho pensato pertanto ad una figura geometrica di quarta dimensione, di cui mi aveva parlato Paolo Piccinni, docente ordinario di matematica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ho realizzato quindi un iper-cubo, cioè un cubo piccolo all’interno di un cubo più grande sospeso. In questo modo ogni faccia del cubo piccolo può essere giocata. Inizia a quel punto un lungo periodo di progettazione in cui mi impegno a creare quest’opera con il legno, con la carta, cercando di realizzare questo manufatto in 3D. Ho quindi brevettato per primo a livello europeo la prima scacchiera come oggetto di design. Una volta realizzato il “maschio alfa” mi accorgo che può essere utilizzato per tante cose. Ho contattato l’artista materano Angelo Palumbo, che è anche un docente di storia dell’arte, perchè aveva già fatto un lavoro abbastanza simile. Anche lui cercava la tridimensionalità nella spazialità e gli ho chiesto di realizzare un iper-quadro: utilizzando un hyper-cubo Angelo Palumbo ha realizzato un quadro che diventa cubico, sospeso in area, con un eso-scheletro esterno, anch’esso cubico. Il colpo di fortuna è arrivato due mesi fa quando stavamo realizzando questo evento. Improvvisamente vengo a contatto con un materiale per realizzare un’altra opera, l’hyper-lux, una lampada all’infinito, che non è altro che un hyper-cubo in cui ci sono degli specchi che si riflettono con una luce interna la propria immagine all’infinito. L’osservatore all’esterno la può vedere ma all’interno le immagini sono infinite. Un’altra idea maturata in corso d’opera è l’hyper-poesia realizzata da Linda Tantalo, una poetessa e studentessa del Liceo Classico. Linda ha realizzato una poesia galleggiante su questo cubo trasparente, che si chiama Ad speciam eternitasi, una poesia dedicata agli Dei dell’Olimpo. Il vero segreto di questo hyper-spectrum è che ogni oggetto ha alla base uno specchio vero e proprio. Uno specchio anche mobile perchè sotto lo specchio c’è una sorta di giroscopio che rende girabile in ogni senso l’oggetto realizzato. Quindi se due persone giocano a scacchi, se c’è una lampada, se c’è una poesia, uno scritto o un quadro il quadro esce fuori dalla bidimensionalità in cui si trova e diventa tridimensionale a distanza di 10 mila anni. I filosofi dell’arte a cui abbiamo presentato questa installazione sono letteralmente impazziti perchè è una novità assoluta a livello mondiale. Ho compreso in quel momento assieme agli amici che ho coinvolto che potevamo avviare una vera e propria rivoluzione culturale, che prescinde completamente da Matera 2019. Perchè l’hyper-quadro, l’hyper-scacchiera, l’hyper tabula e l’hyper-poesia sono cose apprezzate in tutto il mondo. Le applicazioni sono quindi tantissime. Oggi a Matera c’è solo il primo “colpo di cannone”, perchè ci tenevamo a presentare questa iniziativa nella nostra città ma con Angelo Palumbo, Francesco Diperno e Alessandro L’Episcopia vogliamo presentarla anche in altri paesi europei visto che ci sono stati già dei contatti. Quest’opera di Spectrum uscirà anche sulla più famosa rivista d’arte francese, gestita da Giovanni Lista, un cubista futurista italiano che si è trasferito a Parigi da molti anni, perchè anche lui è stato folgorato da Hyper-Spectrum. Possiamo dire quindi che oggi con Hyper-Spectrum inauguriamo un nuovo movimento culturale. Noi siamo un’avanguardia perchè vogliamo essere molto rivoluzionari. Nasce un movimento che io vorrei chiamare hyper-cubismo per fare riferimento al cubismo ma c’è chi vuole chiamarlo semplicemente Cubiken”.
Francesco Diperno, racconta il suo impegno per Hyper-Spectrum: “Io studio a Firenze economia management dell’arte e lo spettacolo e ho sostenuto quest’idea di Gaetano Danzi per dare un’imprinting giovanile a quello che si stava realizzando, principalmente perchè oggi parliamo di cultura ma per una volta non si parla di passato ma di futuro, di innovazione e quindi noi giovani siamo le persone indicate per parlare di questo anche perchè un progetto di questo genere troverà applicazioni anche nel mondo dell’arredamento di design”.
Alessandro L’Episcopia, altro giovane creativo materano, ha sostenuto l’iniziativa con la regia, le foto e i video promozionali dell’evento culturale.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento culturale (foto www.SassiLive.it)