L’A.O.R. “San Carlo” comunica di aver avviato, in data 22 ottobre 2018, il procedimento di risoluzione contrattuale con la ditta Forali per il servizio di erogazione di prestazioni di Radioterapia.
Preso atto che l’Acceleratore Lineare Clinac IX (matricola 4082) non è stato fornito in conformità a quanto prescritto dall’art. 4 del Capitolato speciale di gara (obbligo di fornire beni di produzione corrente, nuovi di fabbrica, non ricondizionati né riassemblati), ma trattasi di macchina già installata in precedenza presso altro cliente, l’Azienda intende procedere alla risoluzione contrattuale ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c., così come previsto dall’art. 17 del Capitolato Speciale di gara e dall’art. 10 del contratto di affidamento.
I tempi per la presentazione di memorie, documentazione, etc., da parte della ditta Forali sono di 10 giorni. I tempi di conclusione del procedimento sono di 30 giorni.
L’A.O.R. “San Carlo” comunica che il servizio di Radioterapia NON sarà sospeso e che si procederà all’internalizzazione del servizio per il proseguimento delle attività.
Radioterapia Ospedale San Carlo di Potenza, risoluzione contrattuale con la ditta Forali, note Giuliana Scarano, Segretario generale Fp Cgil Potenza e Michele Sannazzaro e Segretario generale Filcams Cgil Potenza: “Bene risoluzione contratto FORA spa, La Regione si faccia parte attiva nel garantire il diritto alla salute dei lucani rimovendo tutte le situazioni che ne minano l’esigibilità”.
Anche se tardivo, ben venga il “ravvedimento” dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza che comunica di aver avviato la procedura di risoluzione contrattuale con la ditta FORA spa per il servizio di radioterapia.
Finalmente anche il San Carlo, dopo l’apertura di un’inchiesta giudiziario e la nostra denuncia, si accorge che l’acceleratore lineare acquistato per la radioterapia non risponde alle caratteristiche richieste dal capitolato tecnico: non è una apparecchiatura di ultima generazione, non è nuovo di fabbrica, ma a quanto pare si tratta di un macchinario precedentemente installato altrove e poi rigenerato per la consegna alla nostra azienda ospedaliera.Una circostanza che si commenta da sé.
Senza voler rimarcare ancora la grave perdita di credibilità della sanità lucana dopo l’ennesimo scandalo che l’attraversa, chiediamo alla Regione di farsi parte attiva nel garantire il diritto alla salute dei lucani rimovendo tutte le situazioni che ne minano l’esigibilità, vigilando che le attività vengano svolte nel rispetto degli standard ma soprattutto nel rispetto dei diritti dei lavoratori, la cui dignità è stata già ampiamente calpestata negli ultimi giorni dalle farneticanti e deplorevoli esternazioni del responsabile della centrale operativa degli screening oncologici per FORA spa e dalle successive minacce volte a mettere a tacere le giuste e coraggiose denunce dei lavoratori.
E su questo siamo ancora in attesa di conoscere i provvedimenti adottati nei confronti del suddetto responsabile per rimuovere una insostenibile incompatibilità ambientale in quel luogo di lavoro.
È evidente che qualsiasi processo di internalizzazione delle attività in questione dovrà essere fatto assumendo quale priorità la salvaguardia di tutti i lavoratori e le lavoratrici impegnati in questi servizi a garanzia degli attuali livelli occupazionali e di una condizione lavorativa dignitosa e certa sul piano dei diritti.
Potenza, 23/10/2018
Giuliana Scarano, Segretario generale Fp Cgil Potenza e Michele Sannazzaro e Segretario generale Filcams Cgil Potenza