Uilm Basilicata: “Il terzo mondo per le infrastrutture”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Aancora una volta, questa mattina, per raggiungere l’area industriale di San Nicola di Melfi, i lavoratori sono letteralmente costretti a mettere a serio rischio la propria incolumità, la propria vita.
Non è giustificabile con la pioggia o altre condizioni metereologiche questo scempio dal punto di vista delle infrastrutture che collegano l’area industriale di San Nicola di Melfi, dove lavorano circa 20.000 persone; i viadotti chiusi provocano non solo allungamento del tragitto stradale per il raggiungimento del proprio posto di lavoro ma soprattutto un attraversare di strade o stradine assolutamente pericolose, piene di fango, che nel 2018 davvero lasciano attoniti.
Ci chiediamo quando la politica lucana metterà davvero sul tavolo una vera azione di lungimiranza legata alle infrastrutture che rappresentano e sono indispensabili per creare non solo il presente ma il futuro dal punto divista industriale e soprattutto di comunità, di cittadinanza, ovvero riappropriarsi di quei valori che sono imprescindibili per ciascuna comunità.
Il nostro auspicio è che la coscienza e il senso di responsabilità prima o poi possa prevalere perché i morti, e su queste strade sono stati tanti purtroppo, non si evitano solo con l’installazione di due tutor, ma attraverso infrastrutture adeguate ad un’area industriale come quella di San Nicola di Melfi e ovviamente con senso civico di tutti.