Ferrovia Ferrandina-Matera, deputata Mirella Liuzzi (M5s): “Via libera al contratto di programma RFI. Confermate opere e investimenti previsti in Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In commissione Trasporti abbiamo votato il parere allo “Schema di Contratto di Programma 2017-2021” tra ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana. Nel vagliare gli impegni assunti da Rfi per i prossimi anni, abbiamo posto alcune condizioni e osservazioni che indicano chiaramente le priorità della maggioranza e del Governo nell’azione di rilancio del trasporto ferroviario in Italia.
Il nostro obiettivo non è semplicemente il taglio agli sprechi, ma anche e soprattutto un ripensamento generale delle infrastrutture e della mobilità in una logica di sostenibilità e di riequilibrio modale e geografico. Dobbiamo costruire servizi di trasporto a zero emissioni abbandonando completamente l’uso dei combustibili fossili. Abbiamo dato enfasi e impulso anche ai tanti interventi diffusi su tutto il territorio che possano garantire servizi efficienti. Infatti, i passati governi con le loro scelte hanno purtroppo determinato l’aumento di disparità nella dotazione infrastrutturale tra le diverse aree del Paese e per noi è obiettivo irrinunciabile la riduzione di questo insopportabile divario.
Per quanto riguarda la Matera-Ferrandina, l’opera viene confermata ed inserita da RFI nei principali interventi d’Italia. Sono già stati stanziati i finanziamenti per il collegamento di Matera alla rete nazionale che, ricordiamo, sarà a binario semplice elettrificato per uno sviluppo di circa 20 km. Intervento che sarà completato entro l’anno 2022. Inoltre nel parere votato, abbiamo inserito la possibilità di dare priorità alla realizzazione di uno studio di fattibilità per il prolungamento della linea da Matera verso la Puglia.
Per gli interventi sulla Metaponto-Sibari-Bivio S.Antonello si valuta invece la possibilità di prevedere un’analisi costi/benefici con una linea alternativa che da Taranto prosegua verso la linea jonica via Metaponto e fino a Catanzaro.
Per quanto riguarda la Potenza-Foggia, la tratta verrà elettrificata ed adeguata per il traffico merci (importante per l’impianto FIAT di Melfi), con la previsione di concludere i lavori entro il 2022. Oggi, fatta eccezione per la tratta Cervaro-Foggia, la ferrovia è a trazione termica e a binario unico. I 200 milioni necessari sono tutti disponibili. Appena finiti i lavori, sarà offerto un servizio regionale completamente rinnovato con orario cadenzato ogni ora e un amento di velocità fino a 130 km/h, con la riduzione degli attuali tempi di percorrenza da 140 a 115. Si valuta, inoltre, la possibilità di aggiornare lo studio di fattibilità per il collegamento Battipaglia-Potenza, Potenza-Metaponto e Metaponto-Taranto.
Tra le tante novità di rilievo ci sono i 7,5 miliardi di risparmi che otteniamo eliminando un’opera giudicata inutile dalla stessa Rfi e che nessuno dei governi precedenti aveva avuto il coraggio di escludere: l’Alta velocità Venezia-Trieste. Tra le condizioni abbiamo anche posto quella di provvedere a una revisione del progetto della stazione Alta velocità di Firenze al fine di contenerne drasticamente i costi di progettazione e realizzazione.
Finalmente la politica ha il coraggio di aggredire e rinunciare a opere faraoniche per dare infrastrutture utili ai cittadini. Finalmente investiamo con ragionevolezza e utilità i soldi degli italiani, perché la qualità dei trasporti è lo specchio della qualità della vita dei cittadini di un Paese.
Oggi, 26/10/18
Bene! Plaudo, oggi, alla lettura di questo comunicato della Mirella Liuzzi (M5S) che mi rassicura circa il futuro della linea delle FFSS Ferrandina-Matera. Era ora, dopo trent’anni di attesa, costellati da infiniti comunicati similari a quello odierno, sempre sperando fortemente che l’attuale “Governo del cambiamento” resista ed insista nel suo proposito oggi espresso. Restiamo vigili sempre sulla linea ferroviaria e controlliamo pedissequamente il suo crono-programma per evitare che un qualsiasi altro intervento ci distragga e distragga l’attenzione della Comunità Materana da questa primaria ed indispensabile infrastruttura della Città di Matera CEC 2019 in ritardo al 2022.