L’Ordine dei Geologi di Basilicata accoglie con soddisfazione l’approvazione da parte della Prima Commissione Consiliare del testo relativo alle “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali e di contrasto all’evasione fiscale” in attesa dell’esame del Consiglio Regionale per la definitiva approvazione.
E’ un segnale importante che il mondo della politica ha voluto trasmettere a chi vive di libera professione e a chi purtroppo, sempre più spesso non riesce a raccogliere tutti i frutti del proprio lavoro – afferma Gerardo Colangelo, Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata.Un ringraziamento a tutti i componenti della prima Commissione Consiliare presieduta da Piero Lacorazza e a tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, Presieduta da Vito Santarsiero.
La proposta di legge, come riportato nell’art.1 della stessa “ha come oggetto la tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese o rese su incarico affidato da una pubblica amministrazione, da un ente pubblico o da una società a prevalente partecipazione pubblica”.
In particolare, negli art. 2 e 3 viene specificato che “la presentazione dell’istanza autorizzativa o dell’istanza per prestazioni professionali previste dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali deve essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento di incarico al professionista sottoscritta dal committente. L’amministrazione, al momento del rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione di istanze ad intervento diretto, acquisisce la dichiarazione sostitutiva di notorietà del professionista o dei professionisti sottoscrittori delle prestazioni professionali, redatta nelle forme di cui al D.P.R. n. 445/2000, attestante l’avvenuto pagamento delle spettanze professionali con l’indicazione degli estremi del relativo documento fiscale. La mancata presentazione della suddetta dichiarazione di notorietà costituisce motivo ostativo per il completamento dell’iter amministrativo fino all’avvenuta integrazione. La documentazione è richiesta dagli uffici interessati dall’iter attivato.
In definitiva, come riportato nell’art.4 “per prestazioni professionali svolte su incarico della pubblica amministrazione di enti pubblici o di società a prevalente partecipazione pubblica, la chiusura delle procedure tecnico – amministrative è subordinata all’approvazione degli atti relativi al pagamento delle spettanze del professionista o dei professionisti incaricati”.
Il libero professionista – afferma Raffaele Nardone del Consiglio Nazionale dei Geologi,rappresenta un ruolo di cerniera tra la Pubblica Amministrazione, cui spetta il governo del territorio attraverso l’emanazione di leggi e regolamenti, e il cittadino che nell’utilizzo del territorio ne deve garantire la sostenibilità. Si auspica che quanto avvenuto in Basilicata ed in altre regioni italiane possa stimolare un dibattito in Parlamento affinché queste sporadiche iniziative vengano coordinate da una legge nazionale. Questa iniziativa non solo tutela il professionista ma rappresenta, altresì, una vera misura per la lotta all’evasione fiscale.