Il Buono che fa Bene. E’ stato questo il tema della tredicesima edizione di Golosaria Milano, in programma da sabato 27 a lunedì 29 ottobre negli spazi del Mi.Co – Fieramilanocity. Un tema nato per raccontare l’evoluzione del gusto nei primi 25 anni de il Golosario: un bene che deriva dal piacere ma anche un bene del corpo, con la riscoperta dei superfood e quello rappresentato dalle nuove comunità di produttori e di botteghe che cambiano volto contribuendo a tenere vive le città. Oltre 300 gli artigiani del gusto provenienti da tutto lo Stivale, che hanno partecipato alla 13esima edizione di Golosaria e fatto conoscere i loro prodotti d’eccellenza. Ricchissimo anche il palinsesto di eventi, showcooking, degustazioni e concorsi enogastronomici che hanno visto l’exploit soprattutto di giovani produttori. E la Basilicata si è distinta portando a casa due importanti premi all’interno del concorso promosso da FormaggItalia. Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento è stata la “Latteria Salvia” di Tito (Pz) che ha vinto il primo premio con il provolone affinato in fieno e il secondo premio con il provolone tipico lucano. “Un premio che ci lusinga e che in un certo modo ripaga il lavoro svolto in tutti questi anni fatto soprattutto di passione e amore per la nostra terra e le nostre tradizioni”, ha detto Giacomo Oddone, giovane capo casaro e proprietario dell’azienda di famiglia. La “Latteria Salvia” nasce a Tito, in provincia di Potenza, nel 1965. Le sue origini risalgono agli anni dell’immediato dopoguerra, quando la famiglia Salvia viveva dell’allevamento delle vacche Podoliche, la razza più diffusa sul territorio lucano. Con la realizzazione di un piccolo laboratorio di trasformazione, all’interno del quale l’attività prevalente era la vendita del latte fresco, la produzione di formaggio si sposta dalla campagna al centro del paese facendo così conoscere ed apprezzare i formaggi della signora Maria. Oggi la “Latteria Salvia” ha aperto un nuovo laboratorio di produzione e diversificato la produzione continuando, però, ad utilizzare l’antica grotta di stagionatura nel centro storico del paese.