L’ingegnere materano Vito Labarile commenta le dichiarazioni rilasciate dall’architetto e professore universitario Amerigo Restucci a “La Gazzetta del Mezzogiorno”, che riassumono la sua posizione sulle politiche da attuare per lo sviluppo della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Labarile risponde a Restucci: “Una bottega verde per la Basilicata? No grazie…”
È quanto ha affermato Amerigo Restucci in un articolo apparso sul quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” qualche giorno fa: Restucci, architetto e professore alla IUAV di Venezia ma di origini lucane, ha inteso fare con quell’articolo una sorta di endorsement al Governatore del Veneto Zaia,e di conseguenza l’indicazione del suo modello come “Buona Politica per la Basilicata”!
Restucci delinea altresì nel suo articolo una sorta di “Piano Strategico per la Basilicata”,e poiché qui siamo a ridosso delle elezioni regionali, qualche Maligno ha pensato a una sorta di “Autocandidatura del Professore alla Presidenza della Regione”!
Chiarisco subito a riguardo:magari il professor Restucci,come Novello Figliol Prodigo di questa Terra,voglia regalarsi e regalarci questa sua esperienza politica,non gli mancherebbe ne’ la Physique du role”,ne’ tanto meno la competenza e la autorevolezza per assolvere un ruolo così importante!
Sarebbe auspicabile in ogni caso un qualche Suo distinguo rispetto ad alcune importanti posizioni politiche che il Governatore Zaia ha assunto sullo scenario Nazionale!
Noi Tutti Cittadini del Mezzogiorno d’Italia,almeno Coloro che con ragionevole autonomia seguono le cose della Politica,han potuto constatare la fronte impronta antimeridionalistica dell’attuale Governo,e in particolare della Lega:Salvini,attraverso una “Legge delega al Governo”,sta tentando di assicurare alle ricche Regioni del Nord,Lombardia Veneto ed Emilia e Romagna,una pressoché loro totale Autonomia!
È il tema dell’Autonomia differenziale delle Regioni dallo Stato,conseguenza dei guasti Costituzionali provocati dalla Sinistra con la Sua Riforma del Titolo V della Carta fatta all’inizio degli anni 2000 per inseguire la Lega Nord sul terreno del Federalismo Regionale:si pensava allora ingenuamente di arginare così le spinte secessionistiche di Bossi!
Insomma “Corsi e Ricorsi della Politica”:oggi in gran silenzio si tende a realizzare in Parlamento il mai sopito sogno del Nord bigotto ed egoista che potremmo definire una sorta di “Secessione dei Ricchi” e che vede protagonisti Salvini e Zaia,veri capi di una Lega che è sempre stata e sempre sarà “Lega Nord”!
Zaia in particolare chiede l’Autonomia della sua Regione su ben 23 materie chiedendo nel contempo di trattenere sul proprio territorio quasi tutte le risorse fiscali del Veneto:questa sarebbe la “Rottura definitiva dell’Unita’ del Paese”!
Pensi allora professor Restucci se Lei ritornasse qui in Basilicata con il Vessillo di Chi fortemente si vuol contrapporre a questo disegno secessionista indicando la strada di una nuova centralità del Mezzogiorno come Unità Mediterranea del Paese!Di Chi voglia indicare alle altre Regioni del Sud che il terreno dove Esse han fallito è quello della Coesione che si persegue con l’interregionalita’ delle loro politiche di Sviluppo:uscire dunque dall’ombelico dei confini angusti delle proprie Regioni ed abbracciare l’intero Mezzogiorno,valorizzando il Sud che funziona da dove può partire il contagio alla sua parte assistita e rassegnata!
Lei professor Restucci potrebbe così fornire un utile contributo all’eterna querelle del rapporto tra “Intellettuali e Politica” e tra “Élite e Casta”!
E a tal fine denunciare che
in Basilicata è passato il disegno socialmente devastante di una Politica come Datore di Lavoro,un disegno statalista del tutto simile a quello nazionale dell’attuale Governo:non si dimentichi a riguardo che in Basilicata la Politica è dappertutto e ha generato indici di povertà nella popolazione tra i più bassi nell’intero Paese!
Pensi altresì a quanto potrebbe fare per Matera e quanto meno arginarne il pericolo di una Città che rischia di essere travolta e trasfigurata dal turismo di massa!
Il grande evento del 2019 rischia di essere apoteosi e celebrazione di una sorta di “Culture a’ la Carte”,dove tutto diventa consumo culturale!
Lei professor Restucci potrebbe denunciare questa deriva cittadina, dicendo chiaro e forte come il tema delle Infrastrutture per la Cultura,che doveva essere il vero lascito di Matera2019, sia stato tradito!
Una denuncia su tutte a riguardo:lo spezzatino indecente,indecoroso che è stato consentito dal Comune sulle due più importanti e future Imprese Culturali della Città, il Museo Etno Demo Antropologico e il Parco delle Cave!
Insomma caro professor Restucci coraggio: si alzi dalla panchina della “Riserva della Società Civile” e con il coraggio dei Visionari Intrepidi, contribuisca al riscatto di una Regione ricca di risorse ma impoverita da una società civile che ha trovato utile farsi fagocitare da una classe politica senza anima e senza cultura!