Aver dato il nostro appoggio già due anni fa alla Marcia d’Amore per la Cultura, quando questa iniziativa fu lanciata, tra lo scetticismo generale, testimonia che abbiamo creduto fin dal primo momento nei principi che la animano e che mettono in primo piano il risveglio delle coscienze puntando proprio sui giovani e la scuola.
Pertanto siamo davvero felici che la ‘Marcia d’Amore per la Cultura’ stia per aver inizio, coinvolgendo tutti i 131 comuni, con i migliori auspici e con le adesioni davvero entusiastiche di scuole, enti e associazioni.
Del resto l’Accordo di Programma ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’, che abbiamo sottoscritto insieme a 40 partners nel maggio scorso, recepisce la nostra proposta del Piano del Lavoro della Crescita e della Coesione in Basilicata e rilancia azioni positive e concrete finalizzate a creare nuovi posti di lavoro, in particolare per i giovani con una strategia mirata, che non disperda le esigue risorse per affrontare le tradizionali criticità nell’ottica di un nuovo e concreto patto tra generazioni e generi, valorizzando la voglia dei giovani e delle donne di essere protagonisti, per far sì che il lavoro non risponda solo ad un’esigenza economica ma diventi la quota di cambiamento che ognuno può portare alla società e al paese favorendo una nuova etica e cittadinanza del patrimonio comune, di legalità, redistribuzione e partecipazione
La Basilicata ha la necessità di cambiare pagina è la Marcia per la Cultura, che partirà da Potenza il prossimo 20 novembre per poi toccare tutti i comuni lucani, sembra rispondere perfettamente a questa richiesta essendo strutturata su un’idea forte che prevede l’investimento principale proprio nell’Educazione con l’attivazione dei Laboratori Emozionali nelle scuole, incentrati sulla valorizzazione delle vocazioni del territorio, della Lucanità, del capitale umano e del patrimonio culturale per farne una fonte di ricchezza etica, estetica ed economica, partendo dalla consapevolezza che un impegno per il Bene Comune è tanto più efficace quanto maggiore è la coscienza della propria identità.
Siamo certi i Lucani sapranno far sentire la propria voce perché credono fermamente nelle potenzialità dei principi universali a cui è ispirata la Marcia per la Cultura, coordinata da Tomangelo Cappelli e improntata proprio sul rispetto della persona e della vita, per creare sostegno allo sviluppo locale, secondo un processo forte di inclusione sociale, condizione essenziale per il progresso culturale, civile ed economico della regione.
Nov 07