Come molte regioni d’Italia anche la Basilicata è interessata da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico, aggravati dai cambiamenti climatici degli ultimi anni.
La Regione ha messo a punto un piano di interventi che riguarda ben 107 comuni su 131, nel 2014 ha stilato un crono programma e ha ottenuto le risorse finanziarie necessarie, poi bloccate dalla mancata parifica del bilancio da parte della Corte dei Conti e successivamente sbloccate.
Ciononostante ad oggi pochissimi interventi sono stati appaltati, con il risultato che il territorio continua a franare e le imprese a non lavorare. Per questo motivo il presidente della Sezione Edili di Confapi Matera, Claudio Nuzzaci, ha inviato una nota al Soggetto Attuatore Delegato del Commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Basilicata, Antonio Di Sanza, per sollecitare la pubblicazione dei bandi di gara per gli interventi previsti.
Gli operatori, infatti – scrive il presidente Nuzzaci – sono preoccupati per il notevole lasso di tempo trascorso e, pur comprendendo la complessità delle procedure, non vedono una giustificazione plausibile al considerevole ritardo.
A ciò si aggiunge il grave stato di dissesto idrogeologico in cui si trova il territorio lucano, che richiede opere immediate di consolidamento, per le quali, tra l’altro, sono state stanziate somme considerevoli. Claudio Nuzzaci ha chiesto, quindi, un incontro urgente al Commissario Straordinario per meglio comprendere i termini della questione. L’Incontro, prontamente concesso, si svolgerà nei prossimi giorni.
Gli appalti per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Basilicata, per i quali sono disponibili i primi 50 milioni di euro – a parere del presidente degli Edili – soddisfano due esigenze fondamentali: difendere il territorio dal dissesto idrogeologico e tutelare le imprese in questo periodo in cui il lavoro scarseggia.
Un esempio eclatante, tra i tanti, è quello della Valbasento, dove la situazione del territorio è molto precaria e dove le piogge delle ultime settimane hanno messo in ginocchio le aziende a causa degli allagamenti, del fango e dei detriti che scendono dalle pendici di Ferrandina, del fiume che rischia di esondare, delle strade crollate, di una situazione idrogeologica di estrema precarietà in cui occorre intervenire subito per prevenire la tragedia.
A tal proposito il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, nei giorni scorsi ha chiesto al Comune di Ferrandina di procedere celermente alla progettazione dei lavori di consolidamento del Versante Est delle pendici di Ferrandina, al fine di candidare l’opera nell’elenco degli interventi contro il dissesto idrogeologico da finanziare.
Nel III Atto Integrativo dell’Accordo di Programma 2010, firmato il 5 dicembre 2016, sono previsti oltre 110 milioni di euro per contrastare il dissesto idrogeologico in Basilicata.
61 interventi che avrebbero dovuto essere appaltati l’anno scorso, più altri 16 interventi di mitigazione del rischio idrogeologico a seguire, fino al completamento del programma. Una grande opportunità di lavoro per le imprese lucane e un’imperdibile occasione per consolidare parte del nostro territorio.
Considerato che le risorse finanziarie ci sono, gli Edili di Confapi Matera chiedono di accelerare i tempi per la spesa, quindi per progettazione, appalti, aggiudicazione ed esecuzione dei lavori.