In occasione della Festa delle Forze armate italiane,che in Romania è stata celebrata il 6 novembre Palazzo Italia Bucarest e Circolo imprenditori Italiani in Romania hanno deposto una corona in memoria dei caduti, ricordando che la difesa della libertà è ancora oggi un ideale che tutti rincorrono. Presso l’Ambasciata d’Italia si è tenuto un incontro con la degustazione della pizza made in Italypreparata dalla FIC (Federazione Italiana Cuochi) delegazione Romania presieduta da Enza Barbaro. Un valore aggiunto a questo evento, attestato di stima per la professionalita’ FIC.
L’ambasciatore Marco Giungi ha partecipato alla commemorazione dei 2078 italiani caduti in Romania durante le due guerre mondiali. Giungi ha affermato, durante una cerimonia al cimitero italiano di Ghencea a Bucarest, che ripudiare la guerra non significa ripudiare la storia, sottolineando che “pagare un meritato tributo agli eroi caduti sul campo di battaglia in nome della patria è un dovere”. “Accettare le restrizioni della sovranità non implica – ha aggiunto – la scomparsa della nazione”, al contrario, secondo il diplomatico “abbiamo il dovere di conservare la memoria, sia per pagare un meritato tributo agli eroi caduti sul campo di battaglia in nome della patria, sia per diventare più risoluti nel rifiutare altre guerre. Non c’è quindi alcuna contraddizione tra il rifiuto della guerra e il rispetto dei soldati che hanno combattuto in queste guerre”, ha rilevato Giungi. A prendere parte alla cerimonia anche l’addetto alla difesa militare italiana presso l’ambasciata, il colonnello Andrea Tiveron, e in rappresentanza della comunità italiana di Iasi il console Enrico Novella, insieme a Giovanni Baldantoni. Per il presidente di Palazzo Italia sono questi gli eventi che testimoniano come i nostri corregionali sono attaccati ai valori della Patria, sentono l’appartenenza forse più degli stessi italiani che vivono in Italia e intendono partecipare alla vita democratica del Paese.
Nov 07