Concessione Policoro, Noscorie Trisaia e Mediterraneo No Triv: “Sindaci e Province si oppongano alla richiesta di rinnovo”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Con istanza pervenuta al Ministero dello sviluppo economico il 1 ottobre 2018, prot. n. 85972, la Società Gas Plus Italiana S.r.l., titolare della concessione di coltivazione ubicata nelle province di Matera e Cosenza, convenzionalmente denominata «Policoro» ha chiesto la proroga decennale della concessione stessa .La concessione interessa i comuni di Scanzano, Policoro, Tursi, Nova Siri (Basilicata) Rocca imperiale (Calabria). Per la concessione Policoro in scadenza nel settembre 2020 la società gestore ha chiesto in anticipo il rinnovo della concessione, a circa due anni dalla scadenza trentennale.
Chiediamo ai comuni interessati e a quelli confinanti di Montalbano, Rotondella, Canna ,nonché alle province di Matera e Cosenza, di opporsi al rinnovo della concessione presso regione Basilicata, Calabria e Ministero dello Sviluppo Economico.
E’ la terza concessione in scadenza nel Metapontino dopo San Teodoro e Recoleta dove i comuni interessati hanno già presentato le proprie opposizioni al Ministero dello Sviluppo Economico.
I comuni in questa concessione non hanno mai usufruito di benefici economici legati all’estrazione di gas per via delle franchigie che non hanno mai fatto scattare le royalites. I comuni e le comunità non conoscono ancora l’impatto ambientale che tale attività industriale ha prodotto su suolo, falde, aria, coltivazioni e sulla salute delle popolazioni locali in quanto in questi anni enti e istituzioni non hanno mai avviato un monitoraggio pubblico sulle matrici ambientali, alimentari, sulla subsidenza e sugli impatti sanitari. Secondo i criteri Ispra 2014 i siti nucleari devono trovarsi lontano da luoghi dove si sfrutta il sottosuolo (oil e gas) e da impianti industriali ad alto rischio, nello specifico la concessione Policoro si trova intorno al sito Itrec , secondo sito italiano per pericolosità di III categoria. Nella concessione Policoro nel 1991 esplose e brucio per oltre 15 giorni il pozzo Policoro 001 senza che nessuno riuscì a spegnerlo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con a capo Di Maio è direttamente coinvolto nell’autorizzazione del rinnovo della concessione, con esso tutta la credibilità del movimento 5 stelle che prima di andare al governo si diceva contrario alle estrazioni petrolifere in terra e mare.