Gli otto casi di morbillo registrati a Bari, riconducibili sicuramente all’irresponsabilità di quei genitori che per assurdi motivi ideologici non hanno fatto vaccinare il proprio figlio, impongono una rigorosa attenzione anche in Basilicata nonostante sia tra le regioni dove da quando è stato introdotto l’obbligo vaccinale le coperture per le nuove vaccinazioni obbligatorie sono cresciute sino a raggiungere per alcune vaccinazioni il 95% della popolazione infantile. E’ quanto sostiene il presidente di Una Nuova Italia-Basilicata Aldo Di Giacomo sottolineando in proposito il comportamento positivo in primo luogo dei genitori lucani ed anche delle autorità sanitarie e scolastiche della nostra regione. Ma con il contagio diffuso a Bari e purtroppo secondo quanto annunciano esperti della sanità destinato a produrre altri casi tra i bambini – aggiunge – non si può in alcun modo abbassare la guardia specie negli asili, scuole di infanzia ed elementari.
Purtroppo quanto sta accadendo – continua Di Giacomo – trova motivazioni e cause nella grande confusione alimentata dal Ministro alla SaluuteGrillo in tema di vaccini che ha lasciato spazio al cosiddetto movimento “No Vax” contribuendo a diffondere una preoccupante campagna di disinformazione tra i genitori e la dirigenza scolastica che va rapidamente contrastata con ogni mezzo. Il senso di impunità di fronte alla legge è senza dubbio la maggiore colpa del Ministro Cinquestelle che ha ceduto alle pressioni “No Vax”. Su questo un ruolo importante hanno i sindaci e i dirigenti scolastici che devono emanare, nei rispettivi comuni amministrati, ordinanze sindacali ‘sì vax’, ovvero che prevedano l’ammissione ai nidi e alle scuole materne solo per quei bambini da zero a sei anni i cui genitori hanno prodotto le certificazioni comprovanti le avvenute vaccinazioni e, di contro, escludano la possibilità di accettare autocertificazioni. I controlli perciò devono essere ancora più rigorosi sino all’estrema conseguenza di denunciare all’autorità giudiziaria i genitori che si ostinino a rifiutare le vaccinazioni obbligatorie per i propri figli perché ne rispondano ai giudici. E le autorità sanitarie e quelle scolastiche devono far sentire la loro presenza specie in questi giorni di maggiore allarme per effettuare controlli specifici in merito alle semplici autocertificazioni prodotte dai genitori che, pur riconoscendo la buona fede di alcuni, non hanno alcuna validità e pertanto non tutelano i nostri bambini.