Circa 100 lavoratori della sicurezza sul cantiere del Centro Oli della Total di Tempa Rossa a Corleto Perticara, dipendenti delle Società “Security Department” e “La Sentinella”, hanno perso il posto di lavoro e si vanno ad aggiungere alle altre centinaia già licenziati nei mesi scorsi in uno dei più grandi cantieri industriali d’Italia che volge al termine. Dunque al problema più noto del ricollocamento del personale già impegnato nella realizzazione del Centro Olio, – comprese le attività di servizio – presso le imprese appaltatrici delle attività di supporto alla produzione, si aggiunge adesso quello degli addetti alla sorveglianza. Il nuovo SOS è lanciato dal Csail in una nota a firma del portavoce Filippo Massaro.
La Total non tenendo conto del lavoro svolto sul cantiere delle due Società da circa 4 anni – si sottolinea nella nota – ha pensato bene di assegnare la gara per il servizio futuro di vigilanza alla Società Sicuritalia di Milano in barba al cosiddetto “localcontent”.La Gara indetta dalla Total è stata alquanto strana: non era previsto il ricorso, non era previsto il subappalto, come se fosse stata indetta per agevolare qualcuno!Quando, invece, la Totalva in altri Paesi ad effettuare la propria attività – evidenzia Massaro a nome del Csail – negozia con gli Stati un’intesa con cui si stabiliscono anche le ricadute che debbono esserci per imprese e lavoratori del luogo per tutti i servizi necessari alla compagnia.Total, e tutti gli altri operatori, avrebbero dovuto sostenere l’economia con lo sviluppo del territorio attraverso iniziative concrete focalizzate alla crescita dell’occupazione e dell’imprenditoria locale; se l’attività estrattiva impatta sul territorio lucano, anche i benefici collegati ad essa dovrebbero ricadere sul territorio lucano.
Se la Total non ci pensa, lo Stato, che beneficia più di tutti del petrolio lucano – è scritto nella nota – avrebbe dovuto garantire tutto ciò anche in virtù della fiscalità sul petrolio che supera il 50% del valore delle estrazioni e quindi dovrebbe reinvestire su questo territorio una parte significativa della ricchezza ricavata.
Significativa in proposito, spiega Massaro, è a pag. 5 del Bando Gara della Total, la clausola: ” Il committente potrà, a suo insindacabile giudizio, respingere alcune o tutte le offerte, derogare eventuali irregolarità o formalità, e non sarà in alcun modo vincolata ad accettare una qualsiasi offerta,anche fosse la più bassa. le scelte compiute dal committente saranno definitive e gli offerenti accettano fin d’ora di non contestare e di non opporsi a tali decisioni” . In poche parole è la Total che detta le condizioni senza tenere conto di regole europee e determina il vincitore della gara.
Di qui l’appello del Csail – a fianco di questi lavoratori – a manifestare impegno ad ogni livello – istituzionale, politico e sindacale – su questa nuova vertenza.
Nov 15