In occasione dell’Assemblea Plenaria del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), in corso di svolgimento a Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha consegnato il titolo di “Ambasciatore nel mondo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019” ai 63 consiglieri presenti. A consegnare le targhe è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ha sottolineato quanto l’elemento dell’internazionalizzazione sia centrale nel percorso di Matera 2019.
Alla cerimonia, svoltasi ieri sera presso l’Hotel San Domenico durante la cena di benvenuto agli ospiti, hanno preso parte il direttore generale per gli italiani all’estero (DGIT) del Ministero Affari Esteri, Luigi Maria Vignali e il segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) Michele Schiavone, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il Segretario generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva e il Coordinatore delle Consulte regionali, Luigi Scaglione.
“Consegnando il titolo di Ambasciatori nel mondo di Matera 2019 – ha sottolineato Giovanni Oliva – diamo ai consiglieri CGIE una grande responsabilità di raccontare la Capitale Europea della Cultura nei rispettivi paesi di provenienza e di promuovere la vendita del passaporto che darà diritto di accesso a tutti gli eventi del programma culturale del 2019. La presenza del CGIE a Matera è inoltre un’occasione preziosa per costruire e rafforzare relazioni importanti, come per esempio quella con Palermo, dove nel prossimo anno saremo invitati a raccontare Matera 2019 nell’ambito di un convegno dedicato alle migrazioni dei giovani di seconda generazione”.
Nel corso della Plenaria del CGIE svoltasi questa mattina presso Casa Cava, è stato presentato il progetto “Storyline | The Lucanian Ways” coprodotto da Youth Europe Service e Fondazione Matera Basilicata 2019, incentrato sulle storie personali di lucani emigrati all’estero, sia di vecchia che di nuova emigrazione, messe in relazione con le storie di chi resta in Basilicata. Obiettivo del progetto è far conoscere e riconoscere le due comunità in una pratica di costruzione corale di nuovi significati dei propri luoghi di origine attraverso una indagine filmica e video-artistica di tipo antropologico.