Gianni Perrino (M5s): “Basilicata e la strada tortuosa verso Rifiuti Zero”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
È stata pubblicata nell’ultimo Bollettino Ufficiale Regionale della Basilicata la legge regionale 16 novembre 2018, n.35 recante “Norme di attuazione della parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica di siti inquinati – Norme in materia ambientale e della legge 27 marzo 1992, n. 257 – Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.
Non si tratta del Piano Rifiuti Regionale, già approvato a fine 2016, ma di una serie di disposizioni che hanno l’obiettivo di adeguare e armonizzare la normativa regionale alle disposizioni europee e statali in materia di rifiuti, siti contaminati e rischio amianto. Obiettivo della legge è anche adeguare le funzioni regionali rispetto alle previsioni del Piano Rifiuti Regionale.
Occorre ricordare che con l’art. 47 della L.R. 4/2015 ha fatto propria la “Strategia Rifiuti Zero 2020” con l’obiettivo di massimizzare la riduzione dei rifiuti, il riuso di prodotti, il riciclaggio, nonché di minimizzare lo smaltimento, l’incenerimento e la quantità di materia destinata ad alimentarne la filiera.
Come abbiamo fatto col Piano Regionale Rifiuti, anche nel corso dell’iter di gestazione e approvazione della L.R. n. 35/2018, abbiamo cercato di dare il nostro contributo, proponendo 20 emendamenti al testo approdato nella competente commissione. Non possiamo ritenerci certo soddisfatti in quanto la maggioranza ne ha recepiti solamente 7. Si tratta, tuttavia, di importanti emendamenti che spingono affinché si tagli alla fonte la quantità di rifiuti prodotti e si massimizzi la riduzione della quantità di rifiuti urbani non inviata al riciclo. Grazie ai nostri emendamenti è stato inserito un riferimento agli indirizzi della Carta di Ottawa del 1986 che mirano a prevenire e minimizzare gli impatti negativi della filiera della gestione dei rifiuti su ambiente e salute. Altri nostri emendamenti approvati sono andati a definire le competenze della regione, delle province e dei comuni nella gestione dei rifiuti, in particolare sui criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento.
Purtroppo non sono stati accolti alcuni nostri emendamenti che miravano a rafforzare l’azione delle Province attraverso il supporto attivo della Regione. Considerato lo stato pietoso e la mancanza di mezzi in cui versano le Province credevamo fosse opportuno valutare alcuni correttivi in maniera tale da meglio inquadrarne il ruolo nella delicatissima filiera della prevenzione e gestione dei rifiuti.
L’Assessore Pietrantuono ha sottolineato il drastico cambio di paradigma col passato, evidenziando aspetti come la salvaguardia del territorio lucano da ingerenze esterne ed apporti di rifiuti provenienti da altre regioni. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare ed in quel mare, purtroppo, sono ancora tante le barche piene zeppe di richieste di apertura di impianti che vorrebbero trattare quantità di rifiuti che vanno ben oltre le quantità prodotte nella nostra regione. Non dimentichiamo inoltre quegli impianti che continuano a bruciare rifiuti sotto mentite spoglie (si veda alle voci Italcementi e Costantinopoli).
Come M5S Basilicata continueremo imperterriti nel perseguire il compimento effettivo della strategia “Rifiuti Zero” per un’economia realmente “circolare”. Lo tenga bene a mente anche il Ministro dell’Interno Salvini che, a quanto pare, non ha le idee molto chiare sulla devastante pratica dell’incenerimento. Ci penserà il Movimento 5 Stelle a schiarirgliele.