“Chi ama il calcio è d’accordo con questo provvedimento decretato a un giocatore dell’Armento squalificato fino al 30 giugno 2021: l’Ugl condanna ogni forma di violenza sia essa proveniente dai tifosi o da quelli avversari o dai giocatori ritenendo giusto dei pari trattamenti nella loro valutazione in sede di giustizia sportiva o di commento. I fatti violenti che nelle gare di pallone si consumano, richiedono una profonda riflessione da parte del calcio ma, anche delle istituzioni e dei media, che di questo spettacolo sono protagonisti importanti”.
E’ quanto dichiara il segretario provinciale dell’Ugl Giovani Matera, Domenico Giordano per il quale, “quanto accaduto a Armento (PZ) ad un ragazzo arbitro di soli 17 anni, và condannato senza ma e senza se. E’ da vigliacchi, certamente non da sportivi, che un giocatore picchi, con un pugno e tre calci, un arbitro durante una partita, poi sospesa. Ricordiamo – prosegue Giordano – che l’aggressione è avvenuta domenica 11 novembre nella gara Armento-Matera Sassi, nel girone B della Seconda categoria di calcio lucana. Al giovane arbitro è stata diagnosticata una prognosi di tre giorni, il giudice sportivo ha decretato anche la sconfitta per 0-3 a tavolino mentre il violento giocatore dell’Armento è stato squalificato fino al 30 giugno 2021. In seguito al gravissimo fatto accaduto, l’Ugl Giovani Matera condanna fortemente il comportamento del calciatore, non coerente con i principi etici e morali. I valori dei giovani, che si contraddistinguono per educazione e rispetto – conclude il segretario Giordano -, non devono essere confusi con un gesto scellerato e imprevedibile del singolo ragazzaccio, che danneggia l’immagine di un gruppo di persone, di giovani, di sportivi che essi siano calciatori o direttori di gara e dei tanti tesserati, che specialmente nei piccoli paesi fanno enormi sacrifici per sostenere le società le quali sono sempre impegnate a porre in primo piano i sani principi dello sport. Noi giovani Ugl siamo scossi ancora oggi per l’episodio accaduto a Armento (PZ). Rivolgiamo la nostra vicinanza e solidarietà al giovane arbitro, incoraggiandolo sempre più nel continuare a dirigere ragazzi sani, nel segno del divertimento con buoni principi educativi in uno sport più bello del mondo che, come giustamente ha dichiarato il presidente del Comitato regionale della Basilicata della Figc, Piero Rinaldi, nulla a che fare con questo modo di agire contrario ai nostri valori sportivi improntati alla lealtà, alla correttezza, al rispetto e al fair play”.
Nella foto l’aggressore dell’arbitro