Iniziative di protesta e di mobilitazione, assemblee popolari di comune e di zona, un esposto alla Procura della Repubblica e un ricorso al TAR della Basilicata: sono le prime azioni decise e annunciate dal presidente di Una Nuova Italia-Basilicata, Aldo Di Giacomo, se passerà la scelta di indire a maggio 2019 le elezioni regionali. Nel precisare che sono “solo alcune delle iniziative” che fanno seguito alle recenti lettere inviate al Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella e ai cittadini lucani, Di Giacomo afferma che la “sovranità popolare come il diritto democratico a rinnovare ogni cinque anni il Consiglio Regionale non hanno prezzo. Pensare di dare un costo alla democrazia è un’assurdità come l’alibi di risparmiare attraverso l’abbinamento delle elezioni regionali a quelle europee. Una sciocchezza a cui non credono nemmeno i bambini. Da parte di un Movimento di liberi cittadini come il nostro – aggiunge – intendiamo smascherare il vero disegno politico sostenuto dal Pd (quasi tutto) e dai suoi alleati che pur di restare in carica altri sei mesi farebbero di tutto sino a procrastinare un consiglio regionale che potrebbe solo dedicarsi all’ordinarissima amministrazione. Non né certo il ricorso al parere del costituzionalista che potrà salvare la faccia di una classe politica e dirigente che proprio per il metodo (oltre che il Merito) di un governo regionale autarchico o al massimo di una ristretta cricca per coprire lobbies non è più in alcun modo salvabile. Questa situazione conferma la nostra “lettura”: quanto sta accadendo da troppe settimane è un vero e proprio attacco ai nostri diritti democratici e di partecipazione che sono seriamente messi in discussione da una cricca di politici e lobbisti di professione che pensano solo a come salvare le proprie poltrone e i propri interessi.
Una Nuova Italia-Basilicata, movimento di cittadini liberi, da tempo ha espresso la disponibilità a concorrere, nel centrodestra, al radicale cambiamento di uomini, metodi e strumenti di governo raccogliendo la diffusa domanda che viene dalla nostra società, specie di quella parte che più soffre. Rinnoviamo pertanto l’appello ti a tutti i componenti del centrodestra a mobilitarsi tutti insieme per stoppare il tentativo di far morire in Basilicata la democrazia attivando ogni strumento che abbiamo a disposizione perché si torni al voto il più rapidamente possibile e si ridia ai lucani la autentica possibilità di scegliere.
Nov 20