La Provincia di Matera promuove Ethos: 100 borse di studio per andare a specializzarsi all’estero
L’assessore Bona: “Vogliamo frenare la fuga dei cervelli”
La Provincia di Matera, nell’ambito delle attività promosse dall’assessorato alla Formazione e alle Politiche del lavoro, in collaborazione con The Culture net e Centro Servizi, promuove il progetto Ethos che prevede l’assegnazione di 100 borse di studio finalizzate alla realizzazione di tirocini formativi in Inghilterra, Francia, Spagna e Irlanda, nel settore del Turismo, Ambiente, Cultura e Innovazione.
“Ethos – ha dichiarato l’assessore provinciale al ramo Pasquina Bona – è un progetto di mobilità approvato nell’ambito del programma “Leonardo Da Vinci”, cofinanziato dalla Comunità Europea, che si propone di sviluppare attraverso la cooperazione transnazionale la qualità, l’innovazione e la dimensione europea nel settore della formazione professionale. Traguardo ambitissimo per un territorio che soffre di atavici problemi di collegamento. Ethos, nello specifico, intende migliorare le competenze e l’occupabilità di quanti beneficeranno delle borse di studio proprio attraverso esperienze di formazione e lavoro presso un organismo di accoglienza (imprese, enti, organizzazioni attive nel settore turistico) in Inghilterra, Francia, Spagna o Irlanda nell’ambito del settore del turismo tradizionale e trasversale (culturale, congressuale, itinerante…) ambiente, comunicazione, promozione e marketing, cultura e innovazione, e-busimness e nuove teconologie.”
Tredici settimane di permanenza all’estero per svolgere uno stage professionale. La borsa coprirà i costi: di preparazione linguistica e culturale, del viaggio, del vitto e dell’alloggio presso il paese ospitante e dell’assicurazione contro rischi e infortuni e responsabilità civile.
I candidati alle selezioni devono essere cittadini italiani residenti in Basilicata e, con riserva, anche nelle regioni italiane del centro sud; non devono avere usufruito nei 12 messi antecedenti la pubblicazione del bando di altre borse di studio nell’ambito di programmi comunitari (Leonardo da Vinci, Erasmus, ecc.); devono avere tra i 18 e i 35 anni; essere in possesso di diploma o neo laureati, inoccupati o disoccupati.
La ripartizione delle 100 borse di studio avverrà secondo due flussi di partenza. Un primo gruppo con destinazione Gran Bretagna (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà nei periodi tra maggio e agosto (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 14 aprile.
Il secondo gruppo con destinazione Francia (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà nei periodi tra settembre e dicembre (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 23 luglio.
“Questo nuovo progetto – ha sottolineato l’assessore Bona – fornisce nuove opportunità per i nostri giovani e per l’intero territorio. In un periodo difficile, dove la mancanza di lavoro colora di tinte fosche il futuro della nostra regione, formarsi all’estero, nei settori chiave per lo sviluppo dell’economia locale, diventa, per i giovani, una occasione di crescita professionale irrinunciabile e, per la Basilicata, la carta da giocare per frenare la fuga dei cervelli. La Provincia di Matera ha infatti inteso promuovere Ethos proprio nell’ottica di un percorso di riappropriazione del proprio capitale intellettuale, dove le risorse di un territorio si specializzano per dare una chance al proprio presente restando nella terra natia.”
Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito della Provincia di Matera: www.provincia.matera.it
[i]L’assessore Bona: “Vogliamo frenare la fuga dei cervelli”[/i]
…
[i]Ethos, nello specifico, intende migliorare le competenze e l’occupabilità di quanti beneficeranno delle borse di studio proprio attraverso esperienze di formazione e lavoro presso un organismo di accoglienza (imprese, enti, organizzazioni attive nel settore turistico) in Inghilterra, Francia, Spagna o Irlanda nell’ambito del settore del turismo tradizionale e trasversale (culturale, congressuale, itinerante…) ambiente, comunicazione, promozione e marketing, cultura e innovazione, e-busimness e nuove teconologie.”[/i]
I ”cervelli” in fuga sono nella maggior parte dei casi ricercatori scientifici nel ramo della [b]fisica[/b], [b]matematica[/b], [b]biologia[/b], [b]scienze dei materiali[/b].
E per loro? ancora niente?
Forse non sanno che anche in questi casi i ”cervelli fuggiti” vogliono rimanere lì dove sono perchè in Italia la situazione è quella che tutti sanno.
la fuga dei cervelli nn è causata dalla mancanza di borse di studio,bensi da tutto quello che c è intorno ke nn va affatto.poi voglio proprio vedere se dopo aver visto la mentalita e l organizzazione che c è in certi paesi se questi cervelli preferiranno stare in una citta ke nn offre nulla ai giovani o nei paradisi dell inghilterra,della germania,dell irlanda e via dicendo.purtroppo, dopo essere stati al nord o all estero,qui ci ritorna solo chi è innamorato della propria citta
E’ la pura verità. Ci vuole un circuito oraganizzativo e degli investimenti veri per contrastare la cosiddetta emigrazione intellettuale. Queste iniziative sono solo palliative e di superficie. Belle ma effimere.