Unione Inquilini di Matera chiede la mappatura degli edifici pubblici. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Sindaco e Prefetto della capitale europea della cultura 2019, ignorano le richieste dell’Unione Inquilini , e credono, che non sia neanche il caso di rispondere.
Il miglioramento della proprietà privata e pubblica e tutela degli spazi di servitù e pertinenza, e utilizzo al meglio della proprietà del demanio.
Ricordiamo che il regolamento urbanistico di Matera, è fermo al lontano 1989 e quindi si sollecita l’aggiornamento e il completamento di urbanizzazione, per consentire agli inquilini di usufruire dei certificati di abitabilità e destinazioni d’uso delle proprie abitazioni prendendo ad esempio, la famosa zona 33, con mancanza di sicurezza e maltrattamento della nostra cultura costruendo su siti di importanza mondiale come le chiese rupestri.
È quanto afferma il responsabile Provinciale e Regionale dell’Unione Inquilini di Matera Fortunato Martoccia (Sindacato di Inquilini maggiormente rappresentativo a livello Nazionale e Regionale).
Bisogna attivare oltretutto, i comitati di quartiere per consentire la qualità della vita dei residenti anche dei rioni periferici, come previsto dallo Statuto comunale.
Chiarire la nuova tecnologia 5G se è sicura per la tutela della salute. Come è noto, il nostro territorio, è ormai considerato la pattumiera dell’Italia e siamo con l’impatto ambientale, con un alto tasso di malattie mortali moderne.
Monitorare la proprietà demaniale come previsto dal Decreto Sblocca Italia ed in particolare della possibilità data dai comma 1 e bis del citato articolo di riutilizzo di immobili del Demanio civile e militare.
Cosi come ci risulta, che il Comune e la Prefettura di Matera non abbiano mai adempiuto alla mappatura degli immobili delle pubbliche amministrazioni e dei privati da destinare ad un piano per il loro riuso, come indicato nella circolare del 1 Settembre 2017 del Ministro dell’Interno.
Dobbiamo puntare all’abbandono del consumo del suolo, puntare al recupero o auto-recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato inutilizzato.