“La verità viene sempre a galla nonostante le costosissime macchine della propaganda messe in piedi dalla maggioranza di governo con i soldi dei contribuenti. Avevano detto che avrebbero bloccato la Tap in due settimane ma i lavori stanno andando avanti, avevano detto che avrebbero chiuso l’Ilva per farne un grande parco giochi e l’impianto si è rimesso a lavoro, dicevano che avrebbero bloccato le estrazioni petrolifere e, anche in questo caso, sono ben lontani dal farlo. Sono venuti al Sud a chiedere i voti dei cittadini con promesse sconfessate una volta al governo. Questa è l’amara verità”. Lo dichiara in una nota il senatore lucano Salvatore Margiotta (Pd).
“Le bugie -prosegue – camminano svelte sulla gambe dei parlamentari del M5S che, da quando sono al governo, hanno fatto un’unica cosa degna di nota: cambiare idea su ogni cosa. Comprendo bene il loro nervosismo: hanno derogato a ogni impegno preso, soprattutto, sui temi ambientali. Sanatorie abusive in aree a rischio dissesto come se piovesse e smaltimento nei fanghi tossici nei campi agricoli dove si coltivano i prodotti che finiscono sulle nostre tavole.
Ora, con un emendamento a firma Liuzzi alla manovra di bilancio, chiedono di aumentare gli oneri di concessione per chi estrae petrolio: se ne deduce che di bloccare le estrazioni, come promettevano per prendere applausi e voti, non se ne parla neppure. Mentono e imbrogliano anche in questo caso: in Basilicata viene confermata la produzione ma gli oneri incassati andranno a vantaggio dello Stato. Prendi i soldi e scappa! Ci troviamo di fronte all’ennesima indegna marcia indietro del movimento quattro stelle. La quinta – quella della difesa dell’ambiente – si è spenta da un pezzo”.