Dopo aver fatto tappa a Vicenza (Galleria Celeste), Roma (Galleria Arte e Pensieri), Rapolano Terme (Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio), Fanano (Cantine degli Scolopi) il viaggio della mostra collettiva itinerante “Matera tra memoria, identità e futuro” prosegue alla volta di Modena ospite della Galleria delle Statue dell’Istituto d’Arte Venturi. La mostra, inaugurata lo scorso 14 novembre, sarà presente fino al 22 dicembre 2018.
Le opere esposte sono state realizzate con le più diffuse espressioni delle arti visive (pittura, incisione, fumetto, architettura, fotografia, videoarte) da 30 artisti materani e lucani per nascita o per adozione: Carla Cantore, Antonella Capolupo, Kamil Cardone, Dario Carmentano, Roberto Blasi, Antonio Conte, Antonello Di Gennaro, Domenico Dimichino, Franco Di Pede, Enzo Epifania, Giuseppe Filardi, Rocco Giove, Pietro L’Annunziata, Pino Lauria, Massimo Lovisco, Vittorio Manno, Francesco Marano, Michele Morelli, Antonio Notarangelo, Pino Oliva, Giulio Orioli, Monica Palumbo, Francesco Pentasuglia, Angelo Rizzelli, Angelo Stagno, Pietro Tarasco, Margherita Tricarico, Domenico Verrascina, Augusto Viggiano.
La mostra, pensata ed organizzata dallo Studio Arti Visive con l’obiettivo di sperimentare, attraverso l’arte, nuove forme di “racconto” e di “comunicazione” di una città e di una comunità, offre, secondo le parole di Mariadelaide Cuozzo (docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università della Basilicata che ha curato il testo critico del catalogo) “una paratassi di schegge visuali e di brandelli narrativi che sono altrettanti lampi, momenti di una luce dell’intelletto che si accende in chi sappia entrare in contatto con il genius loci di questo territorio unico…che emana il respiro dilatato di ere geologiche perdute nelle profondità di un tempo remotissimo”.
Le opere esposte coniugano memoria e “suggestioni” di futuro nel tentativo di “carpire frammenti sparsi del segreto” di una città come Matera “tanto fascinosa quanto complessa” allo stesso tempo “arcaica e contemporanea, rurale e borghese, popolare e colta, contadina ed aristocratica, antichissima eppure attualissima”.
Altra particolarità della mostra è rappresentata dalla locandina/invito che varia di volta in volta riproducendo opere ispirate a Matera realizzate da noti artisti internazionali che hanno esposto nel corso degli anni con personali presso lo Studio Arti Visive di Matera.
Dopo William Xerra (anteprima Matera), Pepi Merisio (Vicenza), Raphael Alberti (Roma), Richard Antohi (Rapolano Terme), Carlo Levi (Fanano), per la mostra in questione è stata scelta una litografia di Oskar Kokoshka del 1962 dal titolo “Carretto a Matera”.
La mostra sarà visitabile fino al 22 dicembre tutti i giorni (escluso domenica e festivi) dalle 9.00 alle 13.00.
L’esposizione in questione consolida ulteriormente il sodalizio tra Modena e la sua provincia, Matera e lo Studio Arti Visive di Franco Di Pede, un sodalizio iniziato già nel 2015 con diverse collaborazioni artistiche che hanno visto, in particolare, protagonisti la pietra di Fanano ed il tufo di Matera.
L’iniziativa mira a dare concreta attuazione al protocollo di intesa siglato l’8 luglio 2017 dal Comune di Modena e da 25 comuni della provincia modenese con la nostra città di Matera con l’intento di unire i due territori sotto il profilo culturale in vista dell’appuntamento Matera 2019, Capitale europea della cultura.