Giovedì 29 novembre 2018 alle ore 10 nella sala Rota del Conservatorio in via Duomo a Matera il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera riceverà in dono dall’Associazione Gian Franco Lupo “Un sorriso alla vita” onlus due defibrillatori automatici, completi di custodia. La donazione, finalizzata alla promozione e diffusione della cultura del primo soccorso e della cultura di emergenza che riguardano la rianimazione cardiopolmonare, prevede anche corsi BLS-D per la formazione di operatori non sanitari del Conservatorio. La Direzione dell’Ente collocherà i defibrillatori in punti strategici a servizio delle tre Sezioni e dell’Auditorium.
La donazione è accolta di buon grado dal Presidente Dott. Achille Spada e dal Direttore Maestro Saverio Vizziello dato che l’Istituto di alta formazione musicale è frequentato, oltre che da numerosi studenti, docenti, personale di servizio e di segreteria, anche da numerose persone che in qualità di spettatori assistono alle molteplici manifestazioni musicali e culturali che, in vista dell’evento Matera Capitale Europea della Cultura, sono destinate a moltiplicarsi.
E’ superfluo ricordare che in caso di necessità i defibrillatori saranno comunque a servizio non solo della comunità locale ma anche dei cittadini temporanei di Piazza Sedile, considerata salottino del Centro Storico di Matera, in quanto luogo di aggregazione e socialità ma anche luogo di passaggio per visitare la Cattedrale e i Sassi.
Lo “sportello” (nato da un protocollo d’intesa sottoscritto nei mesi scorsi) prevede una stretta sinergia tra azienda sanitaria, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e volontari e la raccolta analisi e divulgazione tramite eventi delle informazioni di più rilevante interesse. Il Piano Nazionale Malattie Rare definisce le malattie rare “…patologie eterogenee, accomunate da problematiche assistenziali simili, che necessitano di essere affrontate globalmente e che richiedono una particolare e specifica tutela, per le difficoltà diagnostiche, la gravità clinica, il decorso clinico, gli esiti invalidanti e l’onerosità del trattamento…”. Si comprende, dunque, l’elevato valore sociale oltre che informativo che l’iniziativa ha per le tante persone e le numerose famiglie che quotidianamente combattono una malattia rara.