Dal 29 novembre all’1 dicembre 2o18 il collettivo Architecture of Shame, promuove a Matera una tre giorni per parlare delle relazioni tra Architettura e Vergogna in Europa attraverso le voci, gli archivi, le idee e le azioni che oggi rappresentano alcuni dei temi più rilevanti che uniscono architettura e valori contemporanei.
Le attività rappresentano una preview del progetto Architettura della Vergogna, progetto di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal collettivo Architecture of Shame, che nel Luglio 2019, con Happy Birthday Shame, animerà la città di Matera con dialoghi pubblici, workshop, interventi nello spazio pubblico e una mostra.
Il programma degli eventi della tre giorni è fitto: nelle prime due giornate (29 e 30 Novembre nella scuola elementare di Serra Venerdì) si aprono le attività con “Lettera al Parlamento” un incontro nazionale delle ATER, gli istituti per le case popolari italiani, discuterà del metodo che AoS sta sperimentando per il miglioramento della qualità abitativa dello spazio pubblico nei quartieri di case
popolari che avrà come esito tre lettere per discutere delle case popolari oggi. L’evento promosso con Federcasa, Ater Matera e Ater Venezia, ha l’obiettivo di discutere in maniera collettiva i risultati e le prospettive di un modo nuovo di avvicinarsi alle case popolari che ribalta la percezione di luoghi discussi e spesso sottovalutati.
Negli stessi giorni verranno proclamati i vincitori del concorso internazionale di progettazione “Indagine sui Non abitanti” e mostrate le prime immagini del prototipo di strategia per lo spazio pubblico che farà parte delle attività installative di Architettura della Vergogna.
Il concorso, lanciato lo scorso giugno, e caratterizzato da una richiesta di interdisciplinarietà, ha raccolto l’iscrizione di 12 gruppi da tutta Italia e da quattro Paesi europei diversi, che coinvolgono nel complesso 86 professionisti tra architetti, artisti, esperti in scienze sociali, project manager, agronomi, commercianti e piccoli imprenditori, ingegneri, giardinieri, architetti paesaggisti,
community maker, docenti universitari, makers.
Il 1° Dicembre, nella giornata conclusiva, tutti i partners italiani ed europei di AoS racconteranno il lavoro che stanno sviluppando per la Capitale Europea della Cultura 2019; riuniti all’ Archivio di Stato partner e sede centrale del progetto attorno al divano, simbolo materializzato dalla collaborazione tra AoS e Calia Italia. In questa giornata si aprirà un dibattito dove Matera e il
valore della sua storia sono al centro di una seduta di psicoanalisi collettiva per l’architettura europea.
Tra gli ospiti di queste giornate: Osservatorio Migranti Basilicata con Università di Zurigo sui Ghetti rurali, Incompiuto Siciliano con Failed Architecture per le opere incompiute in Europa, Farm Cultural Park e New Art Exchange per le periferie, e diverse Università, come la Scuola Politecnica Chalmers di Göteborg, la School of Arts and Communication di Malmo, l’Università della Basilicata, ricercatori indipendenti e altri collaboratori che stanno portando in Europa una domanda semplice, paradossale e tutta materana: what about architecture and shame?
Nov 26