Si è concluso il 1° Gran Premio del Teatro Amatoriale in Basilicata organizzato dalla FITA Basilicata. La compagnia “Talia Teatro” di Matera è la vincitrice con lo spettacolo “Cristo qui non è disceso” scritto e diretto da Antonio Montemurro. Lo spettacolo, tratto dal “Cristo si è fermato a Eboli” e “L’orologio”, di Carlo Levi, è un tributo al contadino lucano, visto nei suoi rapporti con gli altri personaggi: i “luigini” che lo sfruttano, i vecchi medici ignoranti che lo uccidono, il prete che non lo ama. Lo sguardo si rivolge poi a due figure femminili diversissime: la dolcissima Luisa Levi, sorella di Carlo e la virago Giulia Venere, detta la santarcangiolese.
Talia Teatro ha celebrato la candidatura di Aliano a capitale italiana della cultura nel 2018 con un altro capolavoro teatrale firmato dal regista e attore materano Antonio Montemurro. Il “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi” nella trasposizione teatrale diventa così “Cristo qui non è disceso…” un atto unico in 11 quadri nel quale Antonio Montemurro, nei panni del dottore Carlo Levi, ripercorre le vicende che portarono l’uomo di cultura torinese in esilio nel piccolo centro della provincia di Matera. Una sceneggiatura che in realtà trae ispirazione anche da un’altra opera letteraria di Carlo Levi, l’Orologio e che sottolinea una metamorfosi inattesa: l’odio per il confino da parte del torinese si trasforma nell’amore per i contadini di Aliano. Antonio Montemurro riesce in maniera esemplare a riprodurre sulla scena la teoria leviana della divisione del popolo tra contadini e luigini, una teoria secondo cui ogni luigino vive a spese dei contadini, che non sono solamente quelli che lavorano la terra ma tutti coloro che esercitano una professione e lo fanno con passione e dedizione.
Antonio Montemurro ha coinvolto in questa bellissima rievocazione storico-teatrale anche Franco Burgi, che interpreta il contadino di Aliano, Marco Floridia nei panni del podestà Don Luigi Magalone, la dirigente dell’ufficio sistemi culturali della Regione Basilicata, Patrizia Minardi, che si fa apprezzare anche in versione attrice nel ruolo di Luisa Levi, la sorella dell’esiliato Carlo, Francesco Palomba che interpreta l’Arciprete Trajella e la santarcangiolese Chiara Zaccaro.