Sabato 24 novembre presso la biblioteca comunale “M. Rinaldi” di Policoro si è svolto il convegno “Disturbi del neurosviluppo: nuove tecnologie e didattica innovativa”, organizzato da Enfor, ente di formazione e ricerca di Policoro. Un evento a cui hanno partecipato circa cento persone di formazione, interessi e territori diversi.
La giornata ha riguardato due aspetti particolari: i Disturbi specifici dell’apprendimento e i Disturbi dello spettro autistico. A tal riguardo si sono alternati due noti esperti: Giovanni Magoni, psicologo, dell’Associazione CulturAutismo di Roma e Francesco Bianco, logopedista, presidente dell’Associazione Ipertesto di Napoli. Entrambi hanno mostrato buone pratiche, strategie e strumenti utili per interventi psicopedagogici e didattici. «Ogni programmazione a breve termine– ha spiegato Giovanni Magoni – non avrebbe efficacia se non si immagina il bambino o adolescente in quella che sarà la sua vita da adulto, considerando così le proprie difficoltà ma puntando a rafforzare quelle che sono le sue abilità acquisite e acquisibili». Con questo presupposto, Magoni ha posto l’attenzione sulle programmazioni scolastiche in grado di individuare talenti, attitudini e propensioni dell’alunno con bisogni educativi speciali. In particolar modo, ha evidenziato le strategie per sviluppare progetti di vita per alunni con autismi. Francesco Bianco ha focalizzato l’attenzione su quelli che sono le misure dispensative e gli strumenti compensativi che maggiormente contano tra i bambini con difficoltà nell’apprendimento.
In conclusione, sono intervenute le Dirigenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II”, Maria Carmela Stigliano, e del Liceo “E. Fermi” di Policoro, Giovanna Tarantino, le quali hanno illustrato le difficoltà e punti di forza di una scuola in continua evoluzione, specificando progetti e approcci utilizzati all’interno dei propri istituti. Era presente anche la vicepreside dell’IC “Deledda Bosco” di Ginosa, Isabella Lattarulo, la quale ha descritto brevemente le esperienze recenti, progettuali e formative, svolte anche in collaborazione con Enfor.
«È stata una giornata di notevole valore sia per i temi affrontati sia perché con oggi si concludono due percorsi formativi: la prima edizione del corso di perfezionamento in “Disability Manager per l’autismo e altri disturbi del neurosviluppo” e il master “Management per l’inserimento sociale e lavorativo di persone con autismo”, giunto alla terza edizione. Due percorsi – ha spiegato il Presidente di ENFOR, Cosimo Minonni – in cui si sono alternate docenti di notevole spessore che hanno contribuito ad elevare la qualità della nostra offerta formativa».
«Siamo molto soddisfatti per la riuscita del convegno – ha sottolinea Domenico Viola, responsabile dell’organizzazione – sia per la qualità del dibattito e sia per la partecipazione di numerosi insegnanti, professionisti sanitari, psicologi ed educatori, genitori e operatori del terzo settore, provenienti sia dai comuni lucani sia dalle provincie di Taranto e Cosenza».
Con la formale consegna degli attestati, gli allievi del master hanno potuto relazionare su quanto svolto durante le 900 ore di master. Come specificato da Rocco Di Santo, referente dell’Area Welfare di Enfor, il master è stato l’occasione per lavorare su un progetto innovativo che vede la realizzazione di un kit per operatori (educatori, psicologi, medici, terapisti) volto a pianificare interventi mirati all’inserimento sociale e lavorativo attraverso la logica espressa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso la classificazione del funzionamento, disabilità e salute (ICF). Un prodotto che sarà disponibile dall’anno prossimo, dopo le necessarie prassi editoriali.
Il ruolo del job coach e del disabilty manager appaiono così figure professionali indispensabili per i processi di inclusione e l’Enfor, per quanto riguarda la formazione e la ricerca, appartiene a quella schiera pioneristica a livello nazionale. E’ un esempio il volume pubblicato da LEM Libraria di Milano a marzo scorso, dal titolo “Inserimento sociale e lavorativo di persone con autismi”.